Imu in aumento: nuova mazzata per gli italiani. Le cifre

Cambiano le direttive sull’IMU e cambiano le aliquote. Rischi di aumenti nei vari comuni d’Italia, sotto il controllo del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Cosa sta succedendo?

IMU: cosa cambia nel 2024
Tasse (Canva) – Checucino.it

Viene riconosciuta ai comuni la possibilità di modificare le aliquote per l’IMU 2024. Una cambio di passo che fa tremare la terra sotto i piedi dei contribuenti, mettendo a rischio tante situazioni. Sì perché l’autonomia dei comuni permetterà di aumentare le aliquote dove le casse dei comuni piangeranno, mettendo però in crisi i cittadini. Ma le cose non sono completamente sotto il controllo dei comuni ed il Ministero dell’Economia e delle Finanze detiene comunque il pesante scettro del controllo. Vediamo insieme i passaggi di quello che sta succedendo

IMU 2024: cambiano le regole con il nuovo Decreto

IMU: cosa cambia nel 2024
IMU (Canva) – Checucino.it

Il 7 luglio del 2023, in Gazzetta Ufficiale il 25 luglio 2023, è stato pubblicato un decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze che ha riconosciuto ai comuni la possibilità di applicare delle modifiche sulle aliquote IMU 2024. Questo permetterà alle amministrazioni locali, nel caso ce ne sia bisogno, di richiedere una maggior imposta ai cittadini. Quindi questo 2024 potrebbe presentare gli aumenti nell’aliquota IMU. Ovviamente la legge non permette ai comuni di essere completamente sciolti nella decisione; difatti viene stabilito comunque uno standard che può essere, successivamente, modificato dal comune stesso.

Viene permesso, quindi, di diversificare le aliquote dell’Imposta Municipale propria (IMU). Quindi i comuni, nella loro propria autonomia regolamentare, hanno la facoltà non solo di modificare l’aliquota, ma di introdurre delle ulteriori differenziazioni, purché rispettino i criteri generali di ragionevolezza, adeguatezza, proporzionalità e di non discriminazione. Tutto questo è possibile sotto il controllo del Ministero che si occuperà di gestire questi passaggi.

I nuovi rapporti fra Ministero e comuni per l’IMU 2024

Infatti le amministrazione che decideranno di modificare l’aliquota dell’IMU o di introdurre ulteriori differenziazioni, in base al Decreto del 7 luglio, sono tenuti a trasmettere tutto l’elaborato al Ministero stesso. Ai fini della pubblicazione, che deve avvenire entro e non oltre il 28 ottobre, del prospetto, il comune è tenuto ad inserire quest’ultimo nell’applicazione informatica entro il termine perentorio del 14 ottobre.

Queste modifiche dettate dal decreto riguardano precisi immobili. Infatti le modifiche dell’imposta potranno riguardare solo queste categorie:

  • l’abitazione principale, con categoria catastale A/1, A/8, A/9;
  • fabbricati rurali ad uso strumentale;
  • fabbricati al gruppo catastale D;
  • terreni agricoli;
  • aree fabbricabili;
  • altri fabbricati.

Il Decreto si applica in tutto il territorio Nazionale, fatto salvo le situazioni di autonomia, come la regione Friuli-Venezia Giulia e le province autonome di Trento e Bolzano, le quali sul loro territorio presentano l’imposta immobiliare semplice (MIS) e l’imposta municipale immobiliare (IMI).

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