Le Pringles sono diventate le patatine più famose del mondo per la particolare forma che hanno. Una trovata geniale che ha fatto la fortuna di un’azienda che adesso fattura circa un miliardo di dollari l’anno. Si tratta di un marchio prodotto dalla Kellogg’s, che l’ha acquisito dalla Procter & Gamble nel lontano 2012. La loro forma, il tubo di plastica da cui sono contenute e il gusto molto intenso e particolare: questo ha fatto si che diventassero le patatine più ricercate al mondo.
Se vi siete mai chiesti come fanno ad avere una forma così irregolare, beh, dovete sapere che le Pringles non sono propriamente delle patatine. In che senso? Nel senso che il contenuto di patate è inferiore al 17%. Si tratta, infatti, di un mix di farine varie ed esaltatori di sapidità. Addirittura, nel Regno Unito, l’azienda si rifiutava di pagare la tassazione vigente sulle patate perché sosteneva che non fossero tali. La domanda che, a questo punto, ci si può porre è: di cosa si compongono le Pringles? Stando ad alcuni studi pubblicati su internet, le Pringles sarebbero composte da farine come quelle di mais, grano e riso, grassi, emulsionanti, sale e aromi artificiali. Oltre che un alto tasso di amalgama di esaltatori di sapidità come il glutammato monopodico. Per cui, come si può desumere, di patata c’è ben poco.