Ogni anno si contano migliaia di casi di malattie cardiache, ictus e tumori allo stomaco e una delle cause più comuni è il consumo eccessivo di sale.
Secondo un recente studio inglese i cibi salati possono essere responsabili di quasi 10.000 casi di malattie cardiache e ictus e di 1.500 casi di cancro allo stomaco che sarebbero potuti essere prevenuti. L’assunzione di sale massima raccomandata è di 5 g al giorno.
La presenza di sale è occultata in molti cibi industriali e se non si porrà un freno i casi di malattie aumenteranno considerevolmente. Infatti il consumo di sale provoca ipertensione, nemico numero uno per la salute del cuore. In Italia il consumo medio di sale pro-capite è stimato pari a circa 10 grammi giornalieri, una quantità doppia rispetto a quanto consigliato. Spesso si ignora che è presente in molti prodotti, come gli alimenti conservati, i formaggi, gli insaccati, oltre ad essere naturalmente presente nel latte, nelle carni sia bianche sia rosse, nel pesce, meno in quelli di origine vegetale.
La lettura dell’etichetta nutrizionale dei prodotti può aiutare così da abituarsi a un gusto meno salato, eventualmente facendo ricorso a spezie e aromi in base ai gusti personali. Molti sono i prodotti da consumare senza sale aggiunto, tra questi pasta, riso, polenta, carni, pesce, uova, verdura e legumi.