Il “cuoppo” napoletano, street food caratteristico e irresistibile. Ecco i consigli su come farlo e le varie tipologie che lo caratterizzano.
Il cuoppo di fritture è un cibo da strada caratteristico di Napoli, amatissimo e conosciuto da tutti.
In sostanza, con cuoppo si intende il cartoccio a forma di cono che si può riempire con qualsiasi fritto, dal dolce al salato.
A Napoli possiamo trovarlo nei ristoranti, nelle friggitorie, nelle rosticcerie o direttamente in strada, ed è amatissimo dai napoletani e dai turisti.
Ma quante tipologie di cuoppo ci sono? E come prepararlo e servirlo alla perfezione?
Ecco quindi le tipologie di cuoppo che si possono trovare a Napoli e come realizzarli.
Le tipologie di cuoppo sono davvero tante. A Napoli infatti possiamo trovarlo ad esempio nella versione di terra, dove non possono assolutamente mancare arancini di riso, crocchette di patate, zeppole di pasta, ma anche verdure pastellate come fiori di zucche e melanzane.
Immancabile anche il cuoppo di mare, formato da alici, baccalà, calamari e zeppole di mare, come anche quella dolce, una moda degli ultimi anni che prevede il cartoccio pieno di zeppole dolci con zucchero e, a piacere, il cioccolato.
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Per preparare un fritto perfetto da mettere nel cuoppo, l’olio deve essere sempre nuovo per ogni tipologia di cuoppo (quello di terra deve avere il suo olio, così quello di mare e così via). Perfetto per la frittura l’olio di girasole, di semi o di arachide.
Dopo la frittura, i fritti devo risultare asciutti e per questo vanno asciugati nella carta fritti, così che quando saranno inseriti nel cuoppo non lasceranno macchie di unto.
La parola d’ordine per servirlo? Caldo appena fatto!
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