Il bagno dopo mangiato? Non tutti sanno che…

E’ tempo di mare e quando si è in spiaggia è normale fare uno spuntino a ora di pranzo, che sia un panino, una pizza o un menù completo. A quel punto la domanda sorge spontanea: posso fare il bagno?

Molti medici sfatano il mito secondo cui dopo aver pranzato non si può fare il bagno. Tante mamme costringono i figli ad attendere almeno due o tre ore dopo il pasto prima di immergersi in acqua, ma è pur vero che ognuno ha il suo concetto di abluzione: chi dice di attendere 30 minuti, chi due ore, chi tre. In realtà analizzando la letteratura internazionale non vi è alcun dato ufficiale che imponga un tempo definito tra pasto e abluzione.

E’ noto che durante la digestione il flusso di sangue venga dirottato verso l’intestino a discapito dei muscoli impiegati nel nuoto, con conseguente affaticamento e crampi. In realtà il nostro apparato cardiovascolare è sempre in grado di fare fronte alle due necessità contemporaneamente. In più si teme un rischio di congestione, cioè un blocco intestinale, ma a causarlo non è tanto il tempo trascorso tra il pranzo e il bagno, quanto il tipo di pasto, la temperatura dell’acqua rispetto a quella esterna e la rapidità d’immersione.

In vero la probabilità che un malore sia causa di affogamento è molto ridotta. Secondo un’ indagine dell’Istituto superiore di sanità, infatti, la maggior parte delle morti per annegamento ha luogo per imperizia, condizioni balneari sfavorevoli, consumo di alcolici e mancato controllo dei bambini da parte di genitori. Il malessere associato ad annegamento riguarda quasi unicamente gli adulti over-50.

Di conseguenza per evitare la congestione e ridurre al minimo i rischi sarebbe più saggio bagnarsi gradualmente dopo pasto, mangiare qualcosa di leggero e facilmente digeribile quando si è in spiaggia (soprattutto frutta e verdura) ed evitare di bere alcolici di ogni tipo.

 

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