Ormai ci siamo: gli insetti stanno entrando sempre di più nella catena alimentare. Arriva l’hamburger al grillo: avrà successo?
Fino ad un paio di anni fa, i consumatori potevano scegliere di acquistare alimenti come carne, pesce, latticini, salumi, pasta e formaggi.
Negli ultimi tempi, però, anche gli insetti stanno ‘prepotentemente’ entrando a far parte della catena alimentare.
Nei paesi orientali è ormai già avvenuto questo passaggio: grilli, cavallette, farfalle e formiche sono tra le ‘carni’ più consumate.
Nei paesi occidentali, invece, il passaggio è più complesso del previsto. I consumatori hanno ancora grandi difficoltà: nonostante l’approvazione dell’Unione Europea, in pochi hanno deciso di provare questo novel food.
In Italia, intanto, è arrivato il nuovo panino con Hamburger al grillo: questa novità clamorosa avrà successo?
Hamburger al grillo, ecco il primo: avrà successo?
Un locale brianzolo ha deciso di lanciare tra la propria offerta il primo burger a base di grillo. Il panino è piuttosto particolare e presenta ingredienti alquanto particolari.
LEGGI ANCHE –> Bruno Barbieri: copia la sua ricetta per pranzo| Sarai lo chef stellato di casa
Questo burger ha un costo pari a 13,90: i gestori del locale brianzolo sono entusiasti e hanno già svelato tutte le sue caratteristiche.
Il panino è ricco di proteine e ha un bassissimo contenuto di grassi e di carboidrati. Gli ingredienti sono: fagioli cannellini, patate al vapore, estratto di malto d’orzo, sale, lievito, olio di girasole, farina di grillo domestico.
LEGGI ANCHE–> Richiamo alimentare, quanti provvedimenti urgenti: stai attento
Nel post condiviso sul web dal locale c’è un annuncio particolare: ogni giorno saranno a disposizione dei clienti soltanto 100 cheesburger di grillo.
Gli italiani, tuttavia, non sembrano propensi a ciò: c’è ancora un alto livello di disgusto verso gli insetti e verso le varie farine presenti già in commercio.
PER NON PERDERTI NESSUN AGGIORNAMENTO SEGUICI SUL NOSTRO INSTAGRAM
Tantissimi clienti, intanto, hanno già minacciato di non voler ritornare nel locale: c’è grande paura per una possibile contaminazione di farina di grillo in altri preparati e in altri panini. La voglia di sperimentazione dei gestori è però piuttosto forte: soltanto il tempo (e le fotografie condivise sui social network) ci diranno se questa strategia è quella vincente.