Hai sempre un senso di fame nonostante sia trascorso poco tempo dall’ultimo pasto? Potrebbe non essere un segnale negativo.
Se non sei a dieta e pur mangiando tanto non prendi peso, potrebbe non rappresentare un reale problema: potresti essere fortunata. La fortuna è legata a fatto che riesci a non aumentare di peso pur introducendo molte calorie.
Per raggiungere lo stesso risultato, la maggior parte delle persone è costretta a fare diete rigide o un’intensa attività fisica. Scopriamo qual è la causa di questo caso fortunato e come fare in modo ad attivare questo meccanismo che ci permette di consumare più calorie.
Perché hai sempre un senso di fame?
La motivazione potrebbe essere legata al metabolismo che è l’insieme delle reazioni chimiche che trasformano i nutrienti che assumiamo con il cibo, in energia che viene trasferita alle cellule, agli organi e ai muscoli.
La velocità del metabolismo è legata a diversi fattori, tra cui:
- alimentazione: nei casi di digiuno e diete il metabolismo rallenta fino al 20%
- attività fisica: aumenta e rimane elevato anche al termine degli sforzi
- stati febbrili: quando la temperatura corporea supera i 37 gradi aumenta il metabolismo
- età: molto veloce nell’infanzia, diminuisce con l’aumentare dell’età
- sesso: gli uomini hanno un metabolismo più elevato delle donne
- genetica: alcune persone nascono con un metabolismo più veloce di altri
Su alcuni di questi possiamo intervenire: l’attività fisica, ad esempio ci permette di ottenere ottimi risultati mantenendo alto il livello di metabolismo anche ad attività conclusa rimanendo alto fino a 12 ore se l’attività fisica è stata intensa.
Chi non ha una predisposizione genetica può velocizzare quindi il metabolismo svolgendo due o tre volte a settimana attività fisica intensa oppure attività fisica regolare e quotidiana.
Il metabolismo, le diete e il senso di fame
Ogni volta che ci si sottopone ad una dieta ferrea, si verifica un rallentamento del metabolismo. Questo rende il regime alimentare sempre più restrittivo, inefficace e difficile da sopportare. La persona si trova quindi in una situazione difficile, in cui la dieta non produce più alcun effetto. Ciò porta il soggetto a sperimentare fame e disperazione, poiché tutti i sacrifici compiuti sembrano essere vani. Basterebbe una sola abbuffata, inevitabile dato lo stato di privazione, per annullare tutti i progressi fatti fino a quel momento.
Con il passare del tempo, le eccezioni aumentano e la dieta viene definitivamente abbandonata. Questo causa un effetto negativo sul metabolismo, che diventa sempre più lento. Di conseguenza, l’individuo riacquista tutti i chili persi, e talvolta anche con un aumento di peso ulteriore, a causa del metabolismo rallentato. È un circolo vizioso che può portare frustrazione e senso di sconfitta.
Spesso, nel tentativo di affrontare il problema del sovrappeso, le persone si trovano a provare varie diete, come la dieta del minestrone, la dieta dei tre giorni o a utilizzare creme, tisane e pillole dimagranti. Tuttavia, si tratta spesso di soluzioni temporanee e non sempre efficaci. L’incubo del sovrappeso continua ad attanagliare il soggetto, facendolo sentire intrappolato in un ciclo di tentativi falliti e frustrazione.
Come abbiamo visto, il metabolismo è influenzato da molti fattori, come la temperatura, l’attività fisica, l’età e l’alimentazione. È necessario adottare un approccio equilibrato e sostenibile per la gestione del peso, che includa una dieta bilanciata e l’esercizio fisico regolare. Consultare un professionista della salute, come un dietologo o un nutrizionista, può essere utile per ottenere una guida personalizzata e garantire risultati duraturi.