Tra i dolci della nostra tradizione che vengono spesso dimenticati, ce n’è uno che si chiama budino del vescovo e che era amatissimo da Giuseppe Verdi.
Provate a immaginare l’espressione sempre seriosa con la quale viene rappresentato Giuseppe Verdi, il grande compositore parmense, sciogliersi in un sorriso mentre infila il cucchiaino nel suo dolce preferito e immaginate anche con che gusto possa poi mangiarlo. Questo dolce della tradizione, con circa due secoli di storia, è il cacio bavarese ovvero il budino del vescovo.
Entrambi i nomi che gli sono stati dati hanno origini praticamente sconosciute, anche perché di bavarese questo dolce non ha praticamente nulla, essendo nato in Emilia, dove ancora oggi è amatissimo per la sua prelibatezza. Si tratta infatti di un dolce freddo al cucchiaio originario appunto della Bassa Parmense e che ha preso a svilupparsi nella zona e poi in tutta la Regione a partire dal XIX secolo.
Come si prepara il budino del vescovo: vi racconto tutto su questo dolce così pieno di storia
Si tratta di un vero e proprio budino che per caratteristiche ricorda un po’ la zuppa inglese ed è molto più composito negli ingredienti, rispetto ad esempio a un classico budino al cioccolato, che di solito per farlo ne usiamo appena tre. Il budino del vescovo è infatti a base di burro, zucchero, tuorli d’uovo sodo passati, e cacao, insieme a savoiardi e un liquore come alchermes o marsala.
Gli ingredienti da usare per questo dolce sono:
- 6 uova
- 12 cucchiai di zucchero
- 150 grammi di burro
- Vaniglia (a piacere, per aromatizzare)
- 2 bicchierini di rosolio
- Pan di Spagna (sufficiente per foderare uno stampo e coprire il dolce)
- Marsala (sufficiente per inzuppare il pan di Spagna)
Come vedete, io ho optato per la variante del marsala piuttosto che l’alchermes, ma adesso procediamo: mettiamo le uova in una pentola, coprendole con acqua fredda, poi portiamo l’acqua a ebollizione, lessando le uova per una dozzina di minuti, quindi scoliamole e lasciamole raffreddare. Successivamente, separiamo i tuorli dagli albumi.
Intanto, in una ciotola capiente, sbattiamo i tuorli d’uovo con lo zucchero fino a ottenere una crema liscia e spumosa, poi aggiungiamo il burro fino ad assorbimento completo, mettiamo la vaniglia e quindi il rosolio. Foderiamo ora uno stampo con fette di pan di Spagna precedentemente imbevute di marsala, poi versiamo la la crema preparata sopra il pan di Spagna, livellandola con una spatola.
Quindi aggiungiamo sopra un altro strato di pan di Spagna, facendo aderire bene: lo stampo va coperto con pellicola trasparente e messo per almeno quattro ore in frigo. Una volta che il dolce si è rassodato in frigorifero, si capovolge in un piatto da portata. Infine, rimuoviamo lo stampo e la pellicola trasparente con cautela, e il nostro dolce è pronto per essere degustato.