È l’ingrediente che caratterizza la pastiera napoletana, uno dei dolci simbolo della Pasqua. Si può acquistare già pronto, ma farlo in casa è semplice e si è sicuri che sia genuino e sano. Scopriamo tutti i passaggi da fare.
Tra i dolci più conosciuti e preparati nel periodo pasquale c’è indubbiamente la pastiera, questo dolce campano, in particolare napoletano, che ne è diventato il simbolo.
Composta da un guscio di pasta frolla che racchiude un ripieno compatto e profumato all’aroma di fiori d’arancio, ha come ingrediente principale di questa farcitura insieme alla ricotta, il grano cotto.
Il grano cotto amalgamandosi alla crema dà consistenza e dopo la cottura in forno creerà quel composto compatto tipico di questa torta.
Lo si trova comodamente in vendita, in barattoli, precotto e pronto per essere usato. Ma è possibile anche prepararlo in casa, per essere certi che sia senza conservanti e coloranti, sano, genuino, come si faceva un tempo.
Prima di arrivare già cotto in commercio sugli scaffali del supermercato lo si preparava con le proprie mani secondo un procedimento che è facile ma richiede solo tempi lunghi.
I tempi lunghi dell’attesa, che avevano anche un valore simbolico, erano alla base della realizzazione di questo dolce.
Bisogna fornirsi di grano originario crudo e cuocerlo seguendo dei passaggi su più giorni che richiedono solo un pò di pazienza e organizzarsi per tempo.
Andiamo allora a vedere gli step di questa preparazione per avere un grano cotto da utilizzare nella pastiera napoletana per Pasqua.
La fase lunga e che dura alcuni giorni è quella relativa all’ammollo, ma è molto importante perché permette di eliminare l’acido fitico, una sostanza a base di fosforo che contiene rendendo così il grano ben digeribile oltre che morbido al punto giusto per essere cucinato.
La quantità di grano naturalmente dipende dalla quantità necessaria per le pastiere che dovranno essere realizzate.
Per una pastiera media 300 g andranno bene. La prima cosa da fare è metterlo in ammollo in acqua fredda per 4 – 5 giorni.
Durante questo periodo bisogna aver cura di cambiare l’acqua ogni giorno sostituendola con altra più fresca ed eliminando così la sostanza che via via il grano avrà rilasciato.
Trascorsi questi giorni, per cui bisogna programmare quando effettivamente voler procedere con la realizzazione della pastiera, si passa alla fase di cottura del grano che è decisamente più breve.
Dopo aver scolato il grano dell’ultima acqua di ammollo, portare a bollore altra acqua per il doppio del suo volume.
Quindi versare il grano e lasciarlo cuocere per 1 ora a fuoco medio basso, coperto da un coperchio ma non interamente, lasciando una parte aperta in modo che entri un pò d’aria.
Non mescolare e non girare mai il grano, lasciare che la cottura avvenga semplicemente assorbendo tutta l’acqua. A questo punto il grano sarà cotto e sarà pronto per essere usato nel ripieno della pastiera.