Si celebra oggi la Giornata Mondiale della salute mentale. Un problema sempre più importante per l’opinione pubblica, specialmente in questo tempo di pandemia. Attraverso le sue proprietà il cibo può aiutarci. Ecco come.
Si celebra il 10 ottobre di ogni anno il World Mental Health Day introdotto dall’OMS nel 1992 per sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale sul tema della salute mentale.
Un problema che sta diventando sempre più importante e che in Italia come in altri Paesi risulta essere il principale problema di salute pubblica, superando anche la Covid-19 che lo scorso anno aveva invece il primato.
A riportarlo è l’ultimo studio Ipsos sul tema nel quale, tra le altre cose si legge anche che giovani e donne, a livello internazionale, sono i più colpiti ma anche quelli che prestano più attenzione alla salute mentale. La maggior parte degli intervistati in Italia, invece, ritiene che la salute fisica e mentale siano trattate con la stessa importanza dal sistema sanitario nazionale.
Il cibo può avere un ruolo di aiuto importante e sempre più studi confermano questa ipotesi.
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La dieta mediterranea la via maestra
“Un bicchiere di vino con un panino, la felicità” suona così una delle più famose canzoni italiane. E Al Bano non aveva tutti i torti. Ci sono cibi che anche solo a guardarli mettono allegria e altri che, grazie alle loro proprietà nutritive, possono aiutare concretamente la nostra salute mentale.
La Vitamina C e quelle del gruppo B, per esempio, aiutano tra le altre cose anche al buon funzionamento cognitivo ed emotivo.
Una ricerca neozelandese di qualche hanno fa, ha individuato addirittura i 10 alimenti che consumati da crudi aiutano la salute mentale. Tra questi troviamo: kiwi, carote, cetrioli, lattuga e in generale verdura a foglia verde come gli spinaci.
Un più recente studio di Nestlé ha dimostrato che una buona dieta per la salute mentale è quella che segue due principi fondamentali ovvero la variazione e il colore degli alimenti. Insomma, proprio quello che la dieta mediterranea insegna da sempre.
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