Si celebra oggi la Giornata mondiale dell’alimentazione, ricorrenza voluta dalla FAO e che oggi diventa un monito anche per la salute del pianeta.
Il World Food Day meglio conosciuto qui da noi come la Giornata Mondiale dell’alimentazione è una celebrazione voluta dalla FAO per porre l’attenzione sul tema ormai sempre più complesso del cibo, inteso dalla filiera produttiva fin allo sfruttamento.
Una celebrazione che si rende sempre più necessaria viste le sfide determinate dai cambiamenti climatici e in ultimo anche dalla pandemia che ancora stiamo vivendo.
L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e agricoltura, FAO appunto, per questa edizione pone l’accento in particolare su quello che tutti noi possiamo fare. “Il cibo che scegli e il modo in cui lo consumi hanno ripercussioni sulla tua salute e quella del nostro pianeta. Dobbiamo costruire un futuro con sufficiente cibo nutriente e accessibile a tutti”.
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Consumiamo più di quanto la terra riesca a produrre. Solo il nostro Paese, per esempio, è andato in overshoot a metà maggio, da quel momento siamo diventati debitori con il pianeta. Ogni anno le riserve alimentari a disposizione dei Paesi industrializzati finiscono sempre prima ed è stato calcolato che per soddisfare il fabisogno odierno servirebbero 2,8 pianeti terra.
Impossibile continuare così. Possiamo però aiutare la salute della terra e la nostra. Come? Iniziando a fare, per esempio, scelte più consapevoli quando acquistiamo alimenti.
Dobbiamo mangiare più frutta e verdura per salvaguardare noi stessi e il pianeta. É questo il concetto fondamentale che viene fuori dalla Giornata Mondiale dell’alimentazione 2021.
Frutta e verdura possono essere preparate in mille modi diversi e aggiungerne di più alla nostra alimentazione non solo fa bene alla nostra salute – riducendo problemi cardiovascolari, diabete, obesità e migliorando in generale la qualità di vita-, ma segna anche una scelta sostenibile che farebbe bene alla salvaguardia della terra e permetterebbe a tutta la popolazione mondiale di accedere in maniera egualitaria al cibo.
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