I funghi rientrano sicuramente tra gli alimenti autunnali più apprezzati, vediamo quali sono le loro caratteristiche.
Con l’arrivo dell’autunno sono tornati anche i funghi, grande classico delle ricette autunnali. Questi alimenti hanno parecchie proprietà benefiche per il nostro organismo, ma ci sono diverse cose a cui prestare molta attenzione. Rientrano sicuramente tra i protagonisti dei piatti di ottobre ed gli abbinamenti da fare sono molteplici.
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Attenzione alla tossicità
I funghi, detti anche miceti, sono un regno di organismi eucarioti, unicellulari e pluricellulari: esistono più di 700.000 specie conosciute, ma si stima che ce ne siano circa 3 milioni.
I funghi sono stati classificati scientificamente da Linneo come Piante, ma sono stati poi elevati al rango di regno da Nees nel 1817 e da Whittaker nel 1968.
Raccogliere i funghi autonomamente senza le giuste conoscenze, può essere molto pericoloso e in alcuni casi letale; infatti tutti i funghi sono tossici, ma il potenziale di intossicazione alimentare dipende da vari fattori.
Alcuni esempi popolari di metodi non affidabili nell’analisi della tossicità dei funghi sono: l’ingiallimento delle foglie di prezzemolo al contatto con questi, l’annerimento della moneta o del cucchiaio di argento o di stagno al loro contatto, la coagulazione del latte o dell’albume d’uovo al contatto con i funghi .
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Vediamo adesso come prepararli.
Alcuni funghi commestibili, come i famosi champignon, i porcini e il tartufo bianco, sono ottimi anche da crudi. Sono richiesti però un alto livello di freschezza e di sicurezza igienico-sanitari, per questo è sempre meglio comprarli in un luogo dove si è certi delle loro condizioni.
I metodi di cottura più utilizzati per i funghi commestibili sono la bollitura, per i funghi commestibili, ma tossici da crudi come il chiodino; cotti in padella vanno bene praticamente tutti i funghi commestibili tagliati a listarelle o a cubetti, alla griglia, gratinati in forno o fritti.
I condimenti che esaltano di più il loro gusto sono a base di olio extravergine di oliva, sale, pepe nero, aglio e prezzemolo. Ma gli abbinamenti da fare sono veramente diversi e variano in base alla cucina regionale.