Spesso ci sentiamo dire di consumare frutta e verdura di stagione, quale scegliere senza spendere troppo? La primavera è arrivata portando tante novità.
Dal medico al nutrizionista e perfino il fruttivendolo più avveduto consiglia l’acquisto e il consumo di frutta e verdura di stagione. Quali sono i motivi e i benefici?
Ormai ci siamo abituati a trovare sui banchi, frutta e verdura di ogni tipo, tutto l’anno. Spesso arrivano dall’estero oppure sono state coltivate in serra. Sebbene non ci siano grosse differenze e controindicazioni la frutta e la verdura di stagione hanno maggiori proprietà nutritive e costano anche meno.
Ogni mese ha la sua frutta e verdura caratteristica in relazione alla stagione, distinguendo quelle che sono primizie da quelle che sono di piena stagione da quelle che sono di fine stagione. Una distinzione che scaturisce dal periodo di raccolta.
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Ananas, arancia, asparago, avocado banana, carota, cavoli, fave, finocchio, insalata, nespola, patata, piselli, pompelmo, spinacio. Tutte queste sono frutta e verdura di piena stagione ed hanno la caratteristica di avere un sapore migliore e un valore nutritivo superiore.
A differenza di primizie e di fine stagione che hanno, in genere, un sapore meno deciso e un apporto nutrizionale inferiore. Se poi consideriamo i cibi raccolti nei paesi lontani dall’Europa possiamo scoprire che alcune nazioni possono non avere le stesse restrizioni che abbiamo in Italia sull’utilizzo di alcuni fitofarmaci. Consideriamo comunque che per entrare in Italia devono superare alcuni controlli.
Il problema è che la frutta e la verdura che vengono raccolte in luoghi lontani dal nostro, possono essere raccolte prima del tempo e poi vengono tenuti in celle a temperatura controllata per rallentare la maturazione. Questo processo impoverisce l’alimento di alcune vitamine come la C.
Un’esposizione ridotta ai raggi solari e al calore si ripercuote sulla formazione e lo sviluppo di nutrienti. Questo accade sia ai cibi raccolti troppo presto, sia a quelli coltivati in serra. Ricorda comunque che va lavata sempre bene.
Infine, una trattazione a parte meritano i prodotti a chilometri zero. Se arrivano da coltivatori locali hanno una maggiore stagionalità e genuinità ma potrebbero costare di più per i costi più alti che i piccoli coltivatori devono sostenere.