Il forno a microonde è un elettrodomestico che garantisce un sistema di cottura sicuro? Sul web circolano notizie contrastanti, ma vediamo di fare chiarezza e sfatare alcuni falsi miti per vivere la cucina con maggior serenità.
Molte persone sono convinte che le onde elettromagnetiche siano cancerogene. Molti studi dimostrano che le onde presenti nei forni a microonde possono avere effetti cancerogeni solo se ci si sottopone ad esposizioni prolungate o ad intensità estremamente elevate, quindi non nel caso di utilizzo dell’elettrodomestico. Il forno a microonde viene impiegato per tempi così brevi che non può, categoricamente, portare ad una esposizione che abbia effetti cancerogeni o mutageni. Inoltre, l’eventuale fuoriuscita di radiazioni è talmente rara e di lieve entità che l’esposizione sarebbe minore a quella dovuta a un normale telefono cellulare.
I forni a microonde scaldano il cibo grazie all’azione di radiazione a radiofrequenza, dotata di una bassa quantità di energia. Solo le radiazioni ad alta energia hanno potere ionizzante, cioè sono in grado di modificare la struttura subatomica della materia e quindi di indurre alterazioni del DNA che possono accrescere i rischi di tumori. Il cibo scaldato al microonde non è radioattivo, proprio perché non è sottoposto a radiazioni ionizzanti (fonte Airc).
Bisogna dire di più: dal punto di vista nutrizionale, in molti casi è meglio cuocere gli alimenti col microonde che con i metodi classici. dal momento che col microonde alcuni cibi, come per esempio le verdure o il pesce, cuociono senz’acqua e in breve tempo, il valore nutrizionale di questi alimenti risulta addirittura più elevato del corrispettivo cucinato in modo più classico.
L’unico rischio è legato alla conservazione degli alimenti che andiamo a mettere in questo elettrodomestico. Il microonde è meno efficace della cottura classica nell’eliminare eventuali batteri o tossine che sono eventualmente presenti nel cibo mal conservato. Quindi il maggior rischio per la salute è legato all’eventuale cattiva conservazione dei cibi e al conseguente riscaldamento con questo sistema, poco attivo contro i microrganismi. In altre parole: se un cibo resta per alcuni giorni in frigorifero, se scaldato in pentola e portato ad ebollizione, vede ridursi drasticamente la carica batterica. Lo stesso cibo lasciato per pochi minuti nel microonde potrebbe invece conservare una carica batterica elevata, che può provocare disturbi gastrointestinali. Quindi si consiglia di utilizzare il forno a microonde solo per alimenti freschi o conservati correttamente, per un tempo limitato in frigorifero.