La terza edizione dei Foodcommunity Awards ha premiato 38 eccellenze imprenditoriali nel mondo del food & beverage e della ristorazione che si sono particolarmente contraddistinte, nell’ultimo anno, per la crescita del business.
Hanno partecipato alcuni tra i principali protagonisti della filiera del gusto, chef e imprenditori che con il loro lavoro, oltre ad aumentare la reputazione della cucina di alto livello in Italia e all’estero, hanno creato valore per il territorio. Tra i premiati Antonino Cannavacciuolo e Sal De Riso.
Chef dell’Anno: Antonino Cannavacciuolo
Motivazione: Lo chef campano, che ha appena celebrato 20 anni a Villa Crespi, tra cucina e tv è uno dei massimi rappresentati della cucina italiana.
Chef Imprenditore dell’Anno: Enrico Bartolini
Motivazione: È ormai il re delle stelle, ne ha in tutto otto. Con sei ristoranti e decine di consulenze è riuscito a ingegnerizzare i processi della ristorazione e fare business.
Premio Cucina e Management: Alessandro Negrini e Fabio Pisani
Motivazione: Insieme hanno dimostrato una grande capacità di gestione delle diverse insegne gastronomiche del gruppo.
Best Practice Evoluzione della Ristorazione: Moreno Cedroni
Motivazione: Lo chef marchigiano, uno dei più alti rappresentanti dell’innovazione, è protagonista dell’evoluzione dell’offerta nella cucina italiana.
Premio alla Formazione e Cultura Gastronomica: Franco Aliberti
Motivazione: Ha fatto della sostenibilità, circolarità e dell’utilizzo di materie prime meno nobili la sua filosofia insegnando a cucinare senza sprechi.
Miglior Strategia di Marketing: Davide Oldani
Motivazione: Ha saputo valorizzare al meglio la propria immagine associandola a prodotti gastronomici, iconici e di design che ha contribuito a progettare e realizzare.
Best Practice Management Internazionale: Giancarlo Perbellini
Motivazione: Verona, Milano, ma anche Manama e Hong Kong. Lo chef scaligero ha dato conferma della sua vocazione imprenditoriale sia in Italia che all’estero.
Chef Ristorazione in Hotel dell’Anno: Antonio Guida – Seta – Mandarin Oriental, Milan
Motivazione: Ha saputo conquistare i palati milanesi più esigenti e ha contribuito a rendere il ristorante gourmet meta gastronomica di clienti internazionali.
Premio all’Innovazione: Luigi Taglienti
Motivazione: Ha evoluto la cucina diversificandola senza perdere identità. A ogni percorso corrisponde una storia dove l’ingrediente è protagonista.
Premio all’Internazionalizzazione: Fratelli Cerea
Motivazione: Hanno aperto la prima insegna della famiglia fuori dai confini europei, a Shanghai, che è già diventata un riferimento per la metropoli.
Pasticcere Imprenditore dell’Anno: Sal De Riso
Motivazione: Uomo e imprenditore prima che pasticcere ha creato ricchezza per il territorio valorizzando le eccellenze della Costiera Amalfitana ed esportandole in tutto il mondo.
Best Practice Consulenze: Filippo La Mantia
Motivazione: Ha da poco avviato nuove consulenze, dal Caffè San Giorgio, a Venezia, all’ultimo nato, il Caffè Fernanda, all’interno della Pinacoteca di Brera puntando sulla cucina siciliana.
Premio Cucina Sostenibile: Cesare Battisti
Motivazione: La sua filosofia si basa sul culto della materia prima, selezionata in collaborazione con contadini, allevatori, artigiani e pescatori partecipando attivamente alla promozione delle eccellenze del territorio.
Best Practice Sinergie Imprenditoriali: Viviana Varese
Motivazione: Un 2019 importante per la chef che ha una nuova partner d’affari, Ritu Dalmia, e un nuova insegna, Viva, che da settembre ha sostituito Alice Ristorante.
Premio per la Diversificazione: Andrea Berton
Motivazione: Considera la diversificazione una componente imprescindibile per chi investe nella ristorazione e grazie alla sua offerta ha moltiplicato il suo pubblico avvicinandolo alla qualità del cibo.
Chef Under 35 dell’Anno: Davide Caranchini
Motivazione: Lo chef-artigiano, così si definisce, in soli due anni dall’apertura del ristorante, di cui è proprietario, è riuscito a conquistare una clientela nazionale e internazionale al pari dei colleghi più “navigati”.
Best Practice Sfida Imprenditoriale: Alfio Ghezzi
Motivazione: Ha intrapreso una nuova avventura da solista in cui è protagonista della ristorazione del Mart, a Rovereto. Un progetto che riguarda tutti i pasti della giornata, dalla colazione alla cena.
Chef Rising Star dell’Anno: Marco Ambrosino
Motivazione: Per lui la cucina è un gesto sociale e un atto politico che lo ha portato a fondare il manifesto collettivo mediterraneo. L’obiettivo è sensibilizzare il settore della ristorazione verso un radicale cambio di rotta.
Best Practice Sviluppo Internazionale: Famiglia Iaccarino
Motivazione: Don Alfonso cresce oltreconfine portando la cucina italiana nel mondo, dal Canada alla Nuova Zelanda.
Premio Valorizzazione del Territorio: Ristorante Dattilo
Motivazione: Nel ristorante di famiglia, attraverso le materie prime racconta la Calabria e il patrimonio enogastronomico della regione.
Nuova Insegna dell’Anno: 142 Restaurant
Motivazione: Il locale, pensato e realizzato da Sandra Ciciriello, con tre giovani chef under 30 in cucina, ha ravvivato la scena milanese, dalla prima colazione alla cena.
Best Practice Cultura del Vino: Milano Wine Week
Motivazione: Ha portato un nuovo approccio nel settore vitivinicolo attraverso un momento di incontro tra produttori, manager, consulenti, della nuova generazione.
Best Practice Business del Territorio: Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba
Motivazione: Incontro tra cultura, territorio e gastronomia – connubio tra pubblico e privato – è un esempio di promozione sostenibile che genere una crescita costante dell’indotto della regione.
Studio Architettura dell’Anno: Vudafieri – Saverino Partrners
Motivazione: Si è distinto come interprete progettuale per il mondo della ristorazione di alcuni locali milanesi di maggior tendenza.
Best Practice Restaurant Design: Andrea Langhi Design
Motivazione: Ogni anno progetta decine di locali pubblici, soprattutto format di ristorazione, in Italia e nel Mondo.
Best Practice Valorizzazione del Brand: Antonello Colonna
Motivazione: L’oste romano ha traghettato Open, ormai un brand non solo della ristorazione, a Milano con un’insegna gastronomica nel distretto finanziario-legale a due passi dal Duomo
Best Practice Business della Pizza: Franco Pepe
Motivazione: Con il progetto Pepe in grani, l’artigiano moderno della pizza ha valorizzato Caiazzo recuperando attività in crisi e rilanciando le produzioni artigianali del territorio.
Best Practice Cucina e Management: Beck & Maltese Consulting
Motivazione: La forza della società di Teresa Maltese e Heinz Beck sé racchiusa nei tre modelli di business: la consulenza, il management contract e la partnership, come per Attimi by Heinz Beck.
Premio “Le Tavole della Legge”: Terrazza Fiorella
Motivazione: Insegna della Costiera Sorrentina è una terrazza a picco sul mare che offre un percorso gastronomico dalla forte identità diverso dallo spartito locale.
Startup dell’Anno: Deliveristo
Motivazione: Ha ideato un canale privilegiato che inverte il processo di vendita e in cui il ristoratore va alla ricerca del produttore
Miglior Concept di Ristorazione : Miscusi
Motivazione: A poco più di due anni dalla nascita, serve oltre 70mila persone al mese e ha investito in una farm per la produzione e l’innovazione di pasta. Con 7 ristoranti e circa 200 dipendenti gli utili crescono a doppia cifra.
Miglior Format Pizza: Pizzium
Motivazione: La pizza napoletana ha fatto lievitare il fatturato del format che ha investito sulle materie prime e il welfare aziendale.
Miglior Progetto Food & Beverage: Pescaria
Motivazione: Il format ittico pugliese è in continua crescita e, dopo la doppietta milanese, è sbarcato anche a Torino.
Best Practice Valorizzazione DOP: Muu Muuzzarella
Motivazione: Il format, basato su un modello di business scalabile e replicabile, declina la Mozzarella di bufala campana Dop in tutte le composizioni gastronomiche, dall’antipasto al dolce.
Miglior Format Emergente: Bowls and More
Motivazione: Un progetto di food retail tutto italiano che ha da poco compiuto un anno e ha già all’attivo quattro locali. Non solo cibo ma anche lifestyle.
Miglior Format da Esportazione: Fratelli La Bufala
Motivazione: Da 15 anni ambasciatore della cucina napoletana nel mondo, dopo il rebranding ha conquistato le capitali europee con nuovi flagship store LAB. Londra, Berlino e Dubai le nuove aperture all’estero.
Best Practice Finanza per la Crescita: Cioccolati italiani
Motivazione: Il format ha aperto i capitali a un fondo internazionale con l’obiettivo di sviluppare il business in Italia e all’estero.
Best Practice Food Experience: Peck
Motivazione: Il tempio dell’alta gastronomia di via Spadari ha deciso di uscire dal centro città e mettere in contatto la Milano storica e aristocratica con quella verticale dei business man.