Fertilità maschile: alimenti consigliati e cibi da evitare

La fertilità maschile può prendere un momento di pausa, ma il problema è risolvibile correggendo l’alimentazione

Il pomodoro è uno degli alimenti maggiormente consigliati, perché il licopene in esso contenuto (che si trova anche in anguria, ananas e papaya), migliora la motilità degli spermatozoi. Ma ci sono altri cibi che possono contribuire alla fertilità maschile, come pesce, molluschi, cereali, vegetali, frutta, e latticini a basso contenuto di grassi. Cibi ricchi in vitamine (E,C,D e folati, di cui sono ricche le verdure a foglia verde).

Non solo alimenti consigliati, ma una lista di cibi da evitare o ridurre drasticamente, almeno per un periodo. Nella black list compaiono alcol, bevande zuccherate, carni lavorate, latticini grassi, latte intero, caffè e patate. A tracciare questi alimenti nocivi per la fertilità maschile è il professor Salvatore Sansalone, specialista in Andrologia e docente all’Università di Tor Vergata. Coloro che presentano parametri seminali alterati è possibile prescrivere una vera e propria “terapia a base di supplementi antiossidanti” per sopperire a carenze dietetiche. Integratori a base di beta carotene, folati, zinco e vitamina C possono determinare un miglioramento.

“Carnitina, Coenzima Q10, vitamine del gruppo B ed L-arginina insieme alla vitamina C – spiega l’esperto come riportato dall’agenzia Ansa – possono essere prescritti in persone con infertilità idiopatica, ossia coloro per i quali non esiste una causa conosciuta. Questo permette di mantenere i dannosi radicali liberi sotto controllo, migliorando la qualità del liquido seminale e l’integrità del Dna spermatico”.

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