Gli zuccheri sono sostanze il cui consumo andrebbe limitato il più possibile per una buona salute del nostro organismo. Essi sono un pericolo non solo per la linea e per chi segue una dieta dimagrante, ma può arrecare problemi ben più seri.
L’assunzione di zuccheri semplici innalza velocemente i livelli di glucosio nel sangue (glicemia). Un normale livello di glicemia è utile per fornire l’energia al nostro corpo ed al cervello, mentre livelli elevati scatenano molte reazioni negative, tra cui l’aumento dell’insulina. Questo fenomeno causa accumuli di grassi soprattutto nella zona del ventre, delle natiche e del petto, favorisce l’accumulo di grassi saturi nel tessuto adiposo e impedisce l’utilizzo dei grassi presenti nel nostro corpo.
Ma non finisce qui, ahimè. L’eccessiva assunzione di zuccheri causa una perdita di calcio dei denti e delle ossa, di conseguenza provocando carie dentarie, artrite, artrosi e osteoporosi. Gravi danni può subire anche l’intestino con la formazione di gas, gonfiore addominale, alterazione della flotta batterica, stipsi, colite e diarrea.
Secondo molti studi lo zucchero influisce sul cervello al pari di una droga: lo zucchero bianco crea prima degli stimoli al cervello, poi ansia, irritabilità bisogno di assumere altro zucchero, euforia, fino a causare depressione e schizofrenia nei casi estremi.
Altre conseguenze legate al consumo di zuccheri raffinati sono l’aggravamento dell’asma, l’abbassamento delle difese immunitarie, l’aggravamento delle malattie cardiovascolari, diabete, ipertensione e alcuni tipi di tumore. Inoltre lo zucchero può produrre un aumento significativo del colesterolo totale, trigliceridi e colesterolo LDL (cattivo) e diminuzione del colesterolo HDL (buono).
In verità a tutti piace dare un tocco di dolcezza in tavola, ma cosa possiamo fare? Ci sono dei valuti sostituti dello zucchero che vanno comunque consumati con una certa moderazione: ad esempio lo stelvia, una piantina con un potere dolcificante superiore allo zucchero, completamente priva di effetti collaterali; oppure il miele integrale, lo sciroppo di acero o il succo di agave.