I guanti caleni, un dolce antico e tradizionale di una determinata zona della Campania, illustrati dagli Improta, padre e figlio, nella trasmissione di Raiuno. Andiamo a conoscere questa specialità di Carnevale.
Durante la puntata di ieri, 22 febbraio, a “È sempre mezzogiorno”, abbiamo potuto conoscere un dolce di Carnevale molto particolare: i guanti caleni.
Mauro e Mattia Improta, gli chef padre e figlio del programma della Clerici, hanno raccontato le origini di questi dolci e spiegato passo dopo passo il procedimento.
Si tratta di tradizionali dolci per il Carnevale che vengono prodotti nella località di Calvi Risorta, una frazione di Zuni in provincia di Caserta.
Hanno un’origine antica, risalgono al ‘700 e il loro nome è legato alla storia da cui sono nati. Una donna aveva preparato questi dolci per un barone e quando gliene porse uno con la mano quello disse che gli sembrava come un guanto.
I guanti caleni sono dei dolci fritti che hanno una forma particolare che ricorda la parte finale di un guanto e viene realizzata con un determinato strumento che si chiama guantaruolo ma può esser fatta anche con un semplice taglia pasta a rotella.
Vediamo allora come si preparano i guanti caleni illustrati minuziosamente dagli Improta in tutti i passaggi da fare.
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Ingredienti e preparazione dei guanti caleni
Questi dolcetti sono aromatizzati al limoncello, fritti e vengono poi gustati insieme ad una crema pasticcera, nello specifico della ricetta degli Improta si tratta di una crema pasticcera al limone che viene messa a ciuffetti sulla superficie e funge anche da decorazione oltre che da accompagnamento.
INGREDIENTI (per 4 persone)
- 250 g di farina 0
- 2 uova
- 40 g di zucchero semolato
- 20 ml di latte
- 10 ml di limoncello
- 10 ml di olio di semi
- 3 g di bicarbonato
- 1 bustina di vanillina
- Scorza di 1 limone
- Olio di semi per friggere q.b.
- Sale q.b.
Per la crema pasticcera al limone:
- 500 ml di latte
- 150 g di zucchero
- 70 g di amido di mais
- 220 g di tuorli d’uovo
- Scorza di 1 limone
PREPARAZIONE (circa 50 minuti)
Il primo passo da fare per realizzare i guanti caleni è montare le uova con lo zucchero, usando le fruste elettriche, per ottenere un composto spumoso.
Subito dopo aggiungere il limoncello, il latte e poi l’olio di semi. Mescolare il tutto e unire anche la vanillina, la scorza del limone, il bicarbonato e per ultima la farina.
Amalgamare bene gli ingredienti perché il composto dovrà risultare morbido ed omogeneo. A questo punto metterlo in frigorifero e lasciarlo riposare per circa 30 minuti.
Trascorso questo tempo l’impasto si sarà ben compattato e allora si potrà procedere a stenderlo con il mattarello. Lo spessore dovrà essere di circa 1-2 cm.
Utilizzando l’apposito attrezzo o con una rotella tagliapasta ricavare delle strisce della lunghezza di 8 cm e della larghezza di 2 cm.
Sempre con il mattarello assottigliarle un pò e poi ripiegare ogni striscia per la lunghezza unendo, ma senza fare troppa pressione con le dita, le estremità della parte dentellata.
Piegare ogni striscia in forma rotonda come una ciambella facendo aderire bene le parti che si congiungono con un pò d’acqua.
Ottenuti così i guanti è il momento di friggerli in olio alla temperatura di 170° e ricordarsi di girare ogni guanto per avere una frittura uniforme da entrambi i lati.
Bisogna poi preparare la crema pasticcera al limone. In un pentolino riscaldare il latte con la scorza del limone. In una ciotola lavorare i tuorli con lo zucchero, poi aggiungere l’amido e far amalgamare.
Versare nel composto un pò di latte caldo per stemperare e poi mettere il tutto sul fuoco insieme al restante latte e mescolare continuamente finché la crema non si addensa.
Quando è pronta mettere la crema in un contenitore e coprirla con la pellicola a contatto in modo che non formi la pellicina in superficie e farla raffreddare in frigorifero.
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Quando la crema si sarà raffreddata si può passare a guarnire i guanti. Con l’aiuto di una sac a poche formare dei ciuffi sulla superficie di ogni guanto. Ecco che i guanti caleni sono pronti, fragranti e al profumo di limone.
(Romana Cordova)