Una guida pratia sui dolcificanti a partire dalla differenziazione tra edulcoranti naturali e sintetici con eventuali effetti sulla salute.
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Quando parliamo di edulcoranti ci riferiamo a sostanze naturali o sintetiche che hanno la capacità di dolcificare il prodotto in cui sono inseriti.
I dolcificanti sono utilizzati, quindi, per conferire un sapore dolce a cibi, integratori, ma anche farmaci o prodotti per l’igiene orale come i collutori. Queste sostanze si distinguono principalmente in edulcoranti naturali e di sintesi. Nella prima categoria rientrano: saccarosio, glucosio, fruttosio, miele, eritritolo, stevia, sciroppo di mais, zucchero d’uva e così via.
Tra i dolcificanti sintetici, invece, rientrano: aspartame, saccarina, acesulfame K e ciclammato di sodio. Come e quali dolcificanti utilizzare in base alla propria dieta o agli eventuali effetti collaterali sulla salute, lo vedremo meglio di seguito.
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I dolcificanti fanno male?
Quanti zuccheri e quindi dolcificanti si possono assumere in dieta, ma soprattutto fanno male?
Quali sono gli effetti collaterali degli zuccheri? Questi sono determinati soprattutto dagli edulcoranti naturali calorici che comprendono il classico zucchero da cucina, lo zucchero di canna ma anche il fruttosio o il miele, lo sciroppo di mais o di agave e così via.
Come tutte le cose, quindi, gli edulcoranti andrebbero consumati con parsimonia perché il nostro organismo li utilizza come carburante per generare energia, qualora però siano assunti in eccesso potrebbero provocare obesità, diabete ma anche malattie renali o cardiache a causa dell’alto picco glicemico nel sangue che hanno impatto negativo sulla salute.
Per ridurre i rischi determinati dall’elevato consumo di zuccheri, l’OMS consiglia di non assumere più del 10% delle calorie giornaliere dagli zuccheri aggiunti, quindi quelli non naturalmente presenti nei cibi. Questo vuol dire che in una dieta da 2000 kcal non si dovrebbero assumere più di 50 grammi di zucchero al giorno.
E per quanto riguarda i polioli? Questa categoria di dolcificanti comprende xilitolo, eritritolo, sorbitolo, isomalto e così via. A differenza dei zuccheri precedenti questi hanno un basso indice glicemico e un potere calorico inferiore, l’effetto collaterale in questo caso riguarda il potere lassativo.
Infine, gli edulcoranti artificiali ovvero aspartame, saccarina, sucralosio e via dicendo. Questi non godono di buona fama tanto che spesso sono nascosti dalla lista degli ingredienti presenti. Il motivo è che in alcune ricerche scientifiche pare che siano stati la causa di manifestazioni cancerogene.
La verità è che queste ricerche erano effettuate su animali che spesso metabolizzano questi edulcoranti in maniera diversa dal nostro organismo, mentre oltre 30 studi sull’uomo non hanno mostrato alcun legame tra il consumo di queste sostanze e il rischio di sviluppare il cancro.
Quali sono i dolcificanti più sani?
In generale per bilanciare in maniera adeguata la presenza di zuccheri nella propria dieta l’ideale sarebbe quello di preferire il consumo di edulcoranti naturali acalorici o ipocalori e quindi stevia, eritritolo, sciroppo di yacon o xilitolo, cercando di evitare o limitare al massimo gli zuccheri