Andiamo a mettere a confronto due ingredienti super usati all’interno della tradizione culinaria italiana: qual è la differenza tra olio e burro? Scopriamola insieme.
LE RICETTE PIU’ BUONE DI OGGI:
- Torta alle mele, la versione super light senza grassi e poche calorie. Da provare!
- Insalata di mare, la ricetta che porta a tavola il profumo autentico dell’estate
- Calamari ripieni al profumo di limone, un secondo piatto da leccarsi i baffi! Pronto in pochi minuti
Spesso olio e burro vengono associati per le loro proprietà nutrizionali: essendo due ingenti fonti di grassi se ne fanno spiccare più le uguaglianze che i fattori in contrasto.
Oggi però andiamo alla scoperta delle differenze tra questi due alimenti per capire quali funzioni e quali effetti svolgono sull’organismo.
L’obiettivo del confronto non è assolutamente demonizzare un ingrediente o l’altro bensì quello di informare riguardo le relazioni che hanno sul corpo.
PER NON PERDERTI NESSUN AGGIORNAMENTO SEGUICI SUL NOSTRO INSTAGRAM
Olio e burro: qual è la differenza?
Per quanto riguarda il livello energetico la differenza è quasi insulsa: il burro contenendo più acqua possiede meno calorie.
Il numero in questione però è irrisorio se si considera che per entrambi gli alimenti si usano pochissime quantità.
Per quanto riguarda i grassi invece, quelli dell’olio sono insaturi mentre quelli del burro risultano saturi. Non è una differenza da poco poiché quelli saturi andrebbero limitati maggiormente.
Questo non significa però che vadano eliminati del tutto dalla propria dieta. Nel burro poi troviamo anche un po’ di colesterolo che è assente nei derivati vegetali come l’olio.
Infine per quanto riguarda le Vitamine, nell’olio troviamo principalmente quelle del gruppo E mentre nel burro quelle del gruppo A.
Le conclusioni
Entrambi sono alimenti di cui è meglio non abusare così come è giusto non rimuoverli totalmente dalla propria dieta settimanale o quotidiana.
Nel confronto finale però la spunta leggermente l’olio (sempre da preferire quello extravergine d’oliva)poiché è ricco di grassi insaturi che proteggono maggiormente l’organismo anche per quanto riguarda le malattie cardiocircolatorie.
Nonostante ciò non c’è un vero e proprio vincitore a parte l’equilibrio: ogni alimento può essere mangiato se dosato nelle giuste quantità e con la giusta frequenza.