Dieta post-feste: cosa mangiare per sgonfiarsi e cosa evitare

dieta facile e veloce

Dopo le feste natalizie è facile sentirsi gonfi, appesantiti e con qualche chilo in più. Ecco alcuni semplici consigli per rimettersi subito in forma.

La sensazione di gonfiore deriva da un’alterazione dell’equilibrio del nostro microbiota intestinale. Deborah Tognozzi, biologa nutrizionista, specialista in applicazione Biotecnologiche del Gruppo Sanitario Usi, spiega all’AdnKronos come la dieta post-Natale debba mirare a favorire “la formazione e la manutenzione mantenimento di una comunità microbica dove le diverse specie di batteri vivono in un sistema di controllo e bilanciamento reciproco”.

Quali sono allora i cibi consigliati per migliorare la qualità del microbiota intestinale? Bisogna includere cibi integrali, crudi, non geneticamente modificati e possibilmente biologici, favorendo i cibi fermentati e coltivati come i crauti, o il kimchi, le alghe che hanno un effetto sulla riduzione dell’infiammazione e dell’insulinoresistenza. E ancora, “topinambur, aglio, tarassaco, cicoria, cipolle, porri, asparagi e banane, da consumare acerbe per il loro alto contenuto di amido resistente”, spiega la nutrizionista.

Concesso un calice di vino rosso a settimana, che si rivela una fonte di polifenoli, via libera a spezie come la curcuma, antiossidante e antinfiammatoria. Sono importanti gli alimenti fermentati in quanto ricchi di microbi diversi come lo yogurt, alcuni formaggi tipo ricotta, caprino e robiola, il kefir e l’aceto di sidro di mele che preso prima dei pasti in due cucchiaini aiuta a tenere sotto controllo la glicemia ed evita i picchi glicemici. “Sì ad orzo e avena. Inoltre in caso di disbiosi è utile ridurre il consumo di carne rossa: preferire quindi la carne bianca, lasciando la carne rossa una volta a settimana”.

Da evitare il più possibile il sale, gli zuccheri, le bevande gassate, i grassi raffinati, i carboidrati complessi e i cibi industriali. “Un ultimo consiglio: consumare pasta o riso cotti al dente, raffreddati in frigorifero e riscaldati anche in padella, in quanto questo procedimento rende l’amido più resistente e dimezza le calorie assorbite”.

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