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Dieta del minestrone: ecco i pro ed i contro

Sebbene sia presto per la prova costume, la dieta del minestrone è richiesta anche nelle altre stagioni. Scopriamo quanti chili si perdono mangiando solo minestrone.

E’ una di quelle diete che promette risultati sorprendenti e spesso si raggiungono davvero ma la comunità scientifica la sconsiglia, vediamo in cosa consiste e qual è l’apporto nutritivo. Fin da adesso possiamodire con certezza che non sazia chi la segue.

Dieta del minestrone – Checucino

Ideata da un medico americano, ha una durata di 7 giorni o in alcuni casi, arriva ad un massimo di 14 giorni ideale per i vegetariani ma utilizzata da chi è in sovrappeso.

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Dieta del minestrone: il menù settimanale

Il primo e il secondo giorno si consuma solo minestrone di verdure in due pasti, con l’aggiunta di un po’ di olio extravergine di oliva, frutta e altre verdure per coprire colazione e merende di metà mattina e metà pomeriggio.

Il terzo giorno come i precedenti ma con l’aggiunta di una patata. Il quarto giorno si aggiunge latte o yogurt. Il quinto giorno si aggiunge il pesce magro. Il sesto giorno carne di vitello o manzo. Il settimo giorno cereali integrali.

Insalatona estiva – Checucino

In estate il minestrone viene sostituito da insalate senza mais e patate. Al termine di questo periodo è necessaria una dieta equilibrata secondo le indicazioni della dieta mediterranea.

Quanto si perde in una settimana con la dieta del minestrone?

Quanti chili si perdono mangiando solo minestrone? In molti casi la bilancia indica una diminuzione di peso di 5 kg. Gli studi hanno dimostrato che il peso perso non corrisponde ad una diminuzione di grasso o adipe.
Dieta del minestrone – Checucino

Pro e contro

La variazione di peso è dovuta alla perdita di liquidi e tessuto muscolare e non al grasso. La perdita di liquidi però può essere utile allo smaltimento di tossine. Facendo un rapido calcolo le proteine introdotte sono troppo scarse, così come la parte di carboidrati e grassi. Mentre i sali minerali si riescono a recuperare consumando l’acqua di cottura delle verdure.

Sconsigliata a chi non è in buona salute necessita comunque di un nutrizionista che valuti il caso specifico.