Le proteine sono un elemento essenziale per la salute umana, ma un eccesso può viceversa causare gravi problemi al nostro organismo. Un adulto dovrebbe assumere mediamente non più di 60 grammi di proteine al giorno per non incorrere in possibili conseguenze negative. I primi sintomi che dovrebbero accendere la lampadina sono il cattivo umore e la stanchezza mentale.
Spesso vengono consigliate diete iperproteiche, soprattutto a chi pratica certi sport o seguendo le ultime mode in campo dietetico. Ad esempio la dieta Dunkan che effettivamente aiuta a perdere peso diminuendo l’apporto di carboidrati. Ma ogni organismo è diverso dall’altro e non è detto che possa giovare a tutti.
Un effetto nocivo delle diete iperproteiche è quello di affaticare i reni. Infatti consumare molte proteine causa la produzione di acido urico oltre la norma che, qualora non smaltito adeguatamente, può causare calcoli renali. Per questo motivo quando si segue una dieta iperproteica si consiglia di bere molta acqua.
Inoltre gli scarti del metabolismo delle proteine vanno ad intaccare anche il fegato, causando intossicazioni o problemi ad altre parti del corpo. Chi soffre di patologie epatiche come cirrosi, insufficienza epatica, epatiti ecc., deve ridurre il consumo di proteine in quanto il fegato malato non è in grado di metabolizzarle correttamente.
Ma l’eccesso di proteine può provocare anche cattivo umore, in quanto l’organismo non produce abbastanza serotonina, il cosiddetto ormone della felicità. Tra gli effetti indesiderati anche la stipsi a causa di una carenza di fibre vegetali fondamentali per regolare il transito intestinale. Inoltre quando l’organismo assume pochi carboidrati va a prelevare energia dai grassi, producendo chetoni che possono causare alito cattivo (tipico dell’acetone).
Infine se si consuma una grande quantità di proteine a risentirne potrebbe essere anche l’intestino, con possibile costipazione e rilascio di gas intestinali che possono risultare sgradevoli e fastidiosi soprattutto quando si è in compagnia di altre persone.