In vista dell’estate, rispolveriamo un regime dietetico già in voga negli anni ’80: la dieta dell’indice glicemico. Ecco come funziona.
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La prova costume si avvicina, è così la voglia di apparire perfetti e in forma, senza i tanto odiati chili di troppo.
Tra rinunce e restrizioni, sono tante le diete in voga quest’anno tra i più, comprese le cosiddette diete fai da te. Queste in particolare, non sono consigliate poiché rischiano di farci perdere solo temporaneamente i chili in eccesso, provocando il famoso “effetto yo-yo”, e inoltre non sono indicate per la nostra salute.
Per cui è sempre consigliabile rivolgersi a un medico che saprà indicarci il giusto regime alimentare per noi, soprattutto se soffriamo di qualche patologia.
Tra le diete del momento più seguite, ne troviamo una che in realtà è nata negli anni ’80, e che prevede un piano alimentare basato sull’indice glicemico.
Questa dieta promette quindi la perdita di peso, scegliendo gli alimenti da introdurre in base al loro indice glicemico. Andiamo a vedere come funziona nello specifico e per chi è indicata questa dieta.
Cos’è la dieta dell’indice glicemico e come funziona
Come sappiamo, l’indice glicemico è un parametro che misura la velocità di aumento della glicemia nel sangue, proprio dopo l’assunzione dei cibi.
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Nella dieta dell’indice glicemico, i cibi con un indice glicemico più alto vengono quindi completamente esclusi, poiché si basa sul principio che sia proprio questi a favorire l’aumento di peso, quando si tocca il picco glicemico.
No quindi a pasta, riso, patate, zucca, pane bianco o frutta come l’anguria in favore di cibi con indice glicemico più basso, inferiore a 70. Non sono inoltre contate ne calorie ne dosi.
Secondo gli esperti però, questa dieta in realtà non sarebbe valida. Questo perché se anche introduciamo solo cibi con indice glicemico basso, potremmo comunque ingrassare a causa delle calorie.
Importante inoltre, la combinazione alimentare. Un cibo con un altro indice glicemico infatti, può essere abbinato a grassi, fibre o proteine, ed in questo modo l’indice glicemico si abbasserà.
Quindi in realtà, questa dieta non è neanche consigliata per i diabetici, poiché in questo caso il parametro più indicato è il carico glicemico, che può essere in questi casi davvero un valido aiuto.
Tra i pregi di questa dieta però, troviamo l’abolizione di cibi non sani e troppo zuccherati, e il fatto che gli alimenti con un basso indice glicemico sono per lo più fibre, che aumentano anche il senso di sazietà.
Quindi, in conclusione, è giusto eliminare alimenti con un indice glicemico molto alto, ma solo in relazione alle calorie contenute, ed è comunque possibile abbinare degli alimenti sani riuscendo così ad abbassare l’indice glicemico, anche se per natura è alto.