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Dieta del ghiaccio: ecco perché si dovrebbe evitare

Nelle feste di Natale diventa quasi impossibile seguire la dieta o non mettere qualche chilo di troppo. Tra le diete più cliccate sul web c’è quella del ghiaccio che sembra riscuotere un certo successo, ma sarebbe meglio evitarla.

La dieta del ghiaccio arriva da New York e promette di bruciare centinaia di calorie e dimagrire mangiando cubetti gelati. L’induzione della termogenesi attraverso il consumo di ghiaccio rappresenta un potenziale rischio per la salute, poiché suggerisce che tutto ciò che si mangia deve essere gelato, così da aumentare il senso di sazietà ed evitare alimenti ricchi di zucchero. Ad esempio con una mela da 100 kcal si possono preparare circa 3 ghiaccioli con mezzo litro di acqua e le calorie assunte saranno solo 20.

C’è un certo scetticismo sulla dieta del ghiaccio, ma sono in molti a testarla nella speranza di perdere peso, ma il rischio è che la riduzione della temperatura interna del corpo, provocata dalla continua assunzione di ghiaccio, possa portare ad un ricovero d’ urgenza in ospedale per ipotermia endogena prolungata. L’ipotermia patologica avviene quando la temperatura di un organismo vivente scende sotto il valore interno di 35 gradi, mettendo in crisi i meccanismi di termoregolazione biochimica e metabolica, rallentando le attività di tutte le cellule e tessuti, ed innescando il principio di assideramento, che può condurre anche all’arresto cardio-circolatorio.

In conclusione la dieta del ghiaccio, così come molte altre diete improvvisate, sono da evitare assolutamente. In realtà non sarà certo un panettone a farvi ingrassare improvvisamente, ma il consumo prolungato di cibi dolci è la causa dell’obesità e di un’aspettativa di vita ridotta.