La depilazione delle parti intime è una pratica molto diffusa sia tra le donne che tra gli uomini. Ma a volte può causare conseguenze dannose per la salute con tagli nelle zone degli organi genitali.
Secondo uno studio pubblicato su JAMA Dermatology una persona su quattro ha riferito di essersi tagliata, ma solo in pochi pazienti questo problema ha richiesto l’intervento di un medico. Lo studio ha esaminato un campione di 7.570 individui. 8 su dieci hanno dichiarato di depilarsi la zona pubica abitualmente. Di questi il 66% sono uomini e l’85% sono donne.
Uno su quattro ha confessato di essersi procurato almeno una volta una ferita durante la depilazione: le zone più colpite sono il pube e l’inguine per il gentil sesso, lo scroto per gli uomini. Circa il 2% delle ferite hanno richiesto l’intervento di cure mediche.
A causare le ferite sono soprattutto l’assidua frequenza della depilazione, lo strumento utilizzato e la zona di estensione della depilazione. Non c’è motivo di allarmarsi, ma le precauzioni non sono mi troppe. Norma Cameli, Responsabile della Dermatologia Correttiva dell’Istituto Dermatologico San Gallicano, spiega a ‘Repubblica’: “Nei risultati del paper, le percentuali di danni dovuti alla depilazione sono ancora piuttosto contenute, soprattutto considerando i casi che hanno richiesto un’attenzione medica”.
Dal momento che i peli sono distribuiti lungo varie direzioni è opportuno passare più volte con il rasoio sulla zona da depilare. Questo può causare dei taglietti, ma niente paura. Sono in rari casi queste piccole ferite possono provocare l’infiammazione dei follicoli piliferi, e peli incarniti, che possono richiedere l’intervento del medico.
La regola da non sottovalutare mai è di evitare la depilazione in presenza di infezioni già in atto o irritazioni. Inoltre secondo la dermatologa non vi sono ragioni igieniche per effettuare una depilazione totale dei peli pubici. Infine se utilizzate degli appositi prodotti leggete attentamente le istruzioni e le modalità di applicazione.