La cronodieta è un modo di mangiare rispettando i ritmi biologici naturali che scandiscono la produzione di ormoni ed enzimi digestivi, regolando così il nostro metabolismo. Il termine cronodieta è stato coniato agli inizi degli anni ’90 da Mauro Todisco e Paolo Marconi, medici italiani studiosi di neurochimica del comportamento alimentare e di cronobiologia per indicare un regime alimentare che segue il ritmo biologico del fisico.
In questo tipo di dieta tutto si basa non solo su quello che si mangia ma soprattutto sugli orari e la combinazione di alimenti da portare a tavola, secondo il principio per cui i cibi ingrassano di più o di meno in base all’orario in cui vengono consumati. In linea di massima le proteine andrebbero consumate nelle ore serali. Si tratta di una ricerca piuttosto recente, avallata da studi molto autorevoli, ma che si trova appena agli inizi, soprattutto per quanto riguarda l’applicazione pratica. Ma i presupposti sono interessanti: tenere conto dei ritmi circadiani e di quelli personali nella scelta degli orari dei pasti e degli alimenti che li compongono dovrebbe senz’altro diventare una norma di vita per tutti.
Secondo la tabella di marcia della cronodieta la colazione è da consumarsi dalle 7:30 alle 09:30 con uno spuntino entro le 10:30; il pranzo sarà compreso tra le 12:30 e le 14:30, la merenda entro le 17:00 e la cena dalle 19:00 alle 21:00. Ma prima di seguire questa dieta la persona interessata dovrebbe sottoporsi ad un esame del sangue per stabilire i valori ormonali e scegliere la tabella di marcia su misura. Nel caso dell’obesità ginoide (femminile) la cronodieta consiglia cibi ricchi di vitamina B2 e B e una restrizione nel consumo di Solanacee (patate, pomodori, melanzane, ecc). Nell’obesità androide (maschile), invece, andrebbe dimezzato il consumo di carboidrati a favore delle proteine e di verdure crude.
Secondo la cronodieta come condimento è concesso utilizzare l’olio extra vergine di oliva, ma non il burro, né il latte, i formaggi grassi e gli insaccati in genere. Inoltre da evitare il consumo di carboidrati e proteine nello stesso pasto.
Un esempio di menù può essere:
COLAZIONE: Glucidi (per esempio pane o fette biscottate con miele), oppure fiocchi di cereali
SPUNTINO: Frutta
PRANZO: Glucidi (pasta, riso, polenta o altri cereali); patate; verdure a volontà.
SPUNTINO: Frutta
CENA: Proteine (carne, pesce, uova, formaggio o leguminose); verdure a volontà.