Il The Guardian lancia l’allarme sulla presenza del glifosato in cracker, cereali e tanti altri prodotti di grano. L’indagine mette sotto accusa molti marchi.
Il giornale inglese dopo esser entrato in possesso di alcuni documenti della FDA (Food and Drug Administration) ovvero l’equivalente del Ministero della salute americano, mette in guardia sulla presenza del glifosato un potente pesticida in tantissimi prodotti di uso comune.
La prima a lanciare l’allarme era quindi stata l’FDA che dopo una prima ricerca aveva sottolineato come nella produzione di grano sia utilizzato il glifosato. Mo le indagini sono ancora in corso e allora il ministero americano non ci è andato giù pesante.
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Ad alzare i toni è stato il quotidiano britannico The Guardian che entrato in possesso di alcuni documenti su queste ricerca, titola con un inequivocabile: “l’FDA ha avuto problemi nel trovare cibo che non porti tracce di pesticida“.
Ma che cos’è il glifosato? È un’erbicida introdotto in agricoltura negli anni Settanta dalla multinazionale Monsanto.
È vero che stiamo parlando degli Stati Uniti, dove questo pesticida è notoriamente utilizzato in maniera intensiva, mentre solo di recente l’UE ha leggermente riabilitato l’uso del glifosato nel Vecchio Continente. Tuttavia è importante segnare e scoprire i prodotti coperti da questo pesticida, primo perché sono davvero tantissimi e vanno dai cracker al miele e poi perché i confini della globalizzazione culinaria sono sempre più labili, e questo vuol dire che questi prodotti possono arrivare tranquillamente sul nostro mercato e sulle nostre tavole.
Glifosato in cracker: tanti marchi sotto accusa
L’altra domanda da porsi a questo punto sarebbe: perché dobbiamo preoccuparci del glifosato? Perché se consumato a piccole dosi per molto tempo può causare problemi renali, ma anche intaccare l’equilibrio ormonale riducendo il livello di estrogeni, testosterone e anche progesterone. Le donne soprattutto sarebbero esposte ad un maggior rischio di cancro ovario o uterino.
Quando si parla del glifosato però c’è ancora da utilizzare il condizionale, in quanto nonostante i numerosi studi la sua azione cancerogena non è stata ancora dimostrata del tutto.
Essendo il glifosato utilizzato nelle colture di mais, grano così come soia e avena va da sé che lo si ritrova su tantissimi prodotti che quotidianamente acquistiamo al supermercato e che consumiamo quindi tutti i giorni: dalle farine per fare il pane ai cracker che facciamo portare a scuola ai nostri figli o i cereali che mettiamo nel latte a colazione.
Che fare quindi in questi casi, intanto controllare da dove derivano i prodotti che acquistiamo che è sempre un primo passo, ma ricordiamo che il glifosato è utilizzabile anche qui in Europa quindi se vogliamo essere davvero tranquilli non possiamo che acquistare prodotti biologici.