I prodotti derivati dalla farina di grillo sono considerati i cibi del futuro; e dopo pane e pasta sul mercato arrivano anche i cracker.
Il dibattito sull’utilizzo della farina di insetti in Italia è molto acceso, e mentre i pro e i contro portano tesi a favore della loro posizione, ma la normativa europea permette oggi la vendita di prodotti derivati da questa tipologia di farina e alla lista ora si aggiungono anche i cracker.
Non a tutti piaceranno, intanto però i cibi derivati dalla farina di grillo sembrano essere quelli del futuro visto che le condizioni climatiche e la guerra mettono sempre più a rischio la coltivazione di grano.
PER NON PERDERTI NESSUN AGGIORNAMENTO SEGUICI SU INSTAGRAM E TELEGRAM
Tra gli alimenti che hanno ottenuto il lascia passare, e che quindi possono essere venduti liberamente anche in Italia, ci sono pane pasta e ora anche cracker.
I cracker con farina di grillo, li realizza questa marca
Sono diverse le aziende italiane che hanno deciso di rimanere al passo con i tempi ed entrare in questa parte di mercato sono sempre di più. Si tratta quasi sempre di aziende alimentari ancora piccole, di nicchia che stanno provando a farsi un nome tra le grandi marche proprio grazie a queste nuove disposizione.
Si parla di un prodotto davvero innovativo e sperimentale se non altro perché i cracker sono uno snack molto apprezzato da noi italiani. Il nome commerciale di quelli prodotti con la farina di grillo è “Crickè- Cracker di grillo” e si tratta appunto di cracker salati con farina di insetti al 15%.
Quando si parla di prodotti derivata dalla farina di grillo parliamo di cibi ad alto contenuto proteico perché di base questa farina ha tra le proprietà appunto l’alto quantitativo di proteine. Valori nutrizionali notevoli, insomma, che spiegano anche il perché gli esperti siano favorevoli a questa tipologia di alimenti.
A produrre i cracker con farina di grillo sarà l’Italian Cricket Farm, la stessa azienda che per prima ha chiesto l’autorizzazione alla produzione anche degli spaghetti e dopo questo primo esperimento si passa al prossimo.