Le cozze sono molto amate dagli italiani, ma ci sono degli errori che in tanti commettono nella preparazione senza neanche saperlo. Vediamo un po’ di cosa si tratta
Quanto sono buone le cozze? Questo è proprio il periodo perfetto per andare dal pescivendolo e comprarne un bel po’. Sono perfette per quelle sere tra amici, magari gustandole all’aria aperta in giardino o in terrazza. Un po’ di limone e il gioco è fatto. Per prepararle, soprattutto se si vuole fare la classica impepata, non ci vuole molto. Sì, però non dobbiamo dimenticare che vanno pulite. Quindi, se avete in mente qualcosa da organizzare all’ultimo momento, beh, ripensateci oppure sbracciatevi le maniche e dateci dentro per pulirle. Le cozze sono uno dei frutti di mare più amati dagli italiani: quelle pugliesi, per esempio, sono apprezzate in tutto il mondo. Facili da preparare e servire, sì, ma ci sono degli errori che in tanti commettono ed oggi ve ne vogliamo parlare.
Innanzitutto, come detto, le cozze vanno pulite con cura prima di essere servite. Altrimenti, è tutto inutile. La tentazione vi dice: ‘me le faccio pulire dal pescivendolo con la centrifuga’. Sì, è un ottimo metodo per risparmiare tempo. Ma vogliamo svelarvi qualcosa che non vi piacerà: non vengono mai pulite come quando lo facciamo personalmente e l’alta velocità del macchinario finisce per romperne una buona parte. Il risultato, quindi, non è eccellente.
Un errore che in tanti commettono è sicuramente quello della cottura prolungata. Le cozze non sono come la pasta: non devono stare lì in pentola per diversi minuti. Prendetene una bella capiente e versatele all’interno, lasciatele sul fuoco a fiamma alta fino a quando cominceranno ad aprirsi: ecco, è quello il momento perfetto per toglierle dai fornelli e servirle. Altro errore? Credere che nel guscio grande ci sia un frutto altrettanto grande. Non è affatto così. In una cozza dal guscio piccolo si potrebbe nascondere un frutto sorprendentemente grande.