Covid19: la nuova figura professionale in ambito gastronomico in forte crescita dopo il lock down dei mesi appena vissuti
Il periodo di quarantena è stato per tutti noi una fetta di storia importante e significativa delle nostre vite. Sarà raccontata dai nostri figli, nei libri di scuola futuri e tutti ricorderemo la preoccupazione nei volti di chi ci stava accanto. Trascorso poco tempo dal lock down, quando ormai i ristoranti, i locali, le librerie avevano ripreso le loro attività ed i primi lidi estivi iniziavano a prendere forma, una figura professionale nota già in passato, ha ripreso vitalità e soprattutto, attività. Scopriamo insieme di chi stiamo parlando e di cosa si occupa
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Personal chef: un professionista al servizio di ogni casa
Già noto da almeno vent’anni, già dalle prime uscite dopo il periodo di quarantena, questa figura professionale ha riacquistato vigore diventando parecchio richiesto. Ma cosa è un personal chef?
Come già la parola stessa ci fa intuire, il personal chef è un cuoco a domicilio, un professionista del settore che si dedica totalmente al pasto richiesto dai suoi clienti e preparandolo nelle loro abitazioni. E’ interessante notare soprattutto quanto il lavoro di questa figura, essenziale quanto le altre, desti l’interesse nella manipolazione delle materie prime, dalla pulizia di un alimento sino alla sua cottura ed impiattamento. Sempre più persone dopo questi mesi difficili, hanno iniziato ad affidarsi a questa tipologia di servizio, un po’ per paura, un po’ per viziarsi o semplicemente per evitare per una sera il traffico urbano preferendo l’ambiente confortevole della propria casa e dei propri spazi.
Il personal chef non è un dilettante, tanto meno qualcuno che ha scelto questo lavoro per poter guadagnare di più. Piuttosto, ha costruito il suo successo sulle abilità imparate nel tempo, sulle sue esperienze vissute per proporre un viaggio nell’autenticità degli ingredienti in un luogo sociale dove si ammortizzano le distanze non tanto sociali, date le mascherine, quanto interiori e sceglie la risata, la semplicità e l’informalità.
Questa figura professionale non solo deve saper manipolare i giusti alimenti e gli utensili necessari alla realizzazione professioale di una pietanza ma deve sviluppare quelle che sono delle vere e proprie “arti oratorie“. Comunicare le proprie idee con i padroni di casa, comprenderne i gusti, le intolleranze e le allergie, soddisfarli dal punto di vista estetico, gustativo e soprattutto emotivo. Il personal chef non è un organizzatore di catering, ma piuttosto colui che contribuisce all’evento creato dai suoi clienti, come se in quel frangente facesse parte della famiglia.
Tantissime piattaforme oggi più che mai, offrono molteplici servizi per mettersi in contatto con questi professionisti. Fidiamoci di chi ha saputo reinventarsi nonostante la difficoltà offrendo a chiunque la possibilità di volersi bene, perché chi ama mangiar bene, ama un po’ anche se stesso.