Il cotechino è il simbolo del Capodanno, vediamo allora insieme quali sono i vari metodi di cottura per cucinarlo e come conservarlo.
Il Cotechino è il piatto d’eccellenza da preparare per Capodanno, da servire come da tradizione a mezzanotte come simbolo di augurio.
Tipico del Nord Italia, è un insaccato di maiale che si serve solitamente con le lenticchie e va consumato rigorosamente cotto. Gustoso e saporito, il Cotechino si può cucinare in molti modi, a seconda se lo compriamo fresco o precotto.
Vediamo quindi come cucinare il Cotechino, i vari metodi di cottura e la sua conservazione.
Cucinare il Cotechino, metodi di cottura
Se acquistiamo il nostro Cotechino fresco, andrà lessato e solo successivamente cotto di nuovo.
Dopo averlo lessato bisogna bucherellare tutto l’insaccato con una forchetta, quindi avvolgiamolo con la pellicola d’alluminio e chiudiamo bene le due estremità.
Immergiamolo ora in una pentola piena d’acqua e lasciamo cuocere a fiamma bassa per circa un’ora e mezza. Poi, prima di terminare questa cottura riempiamo un’altra pentola d’acqua e portiamola a bollore, quindi trasferiamoci il Cotechino e proseguiamo la cottura per altre 2 ore.
Una volta terminata la cottura, togliamo la carta d’alluminio e tagliamo il Cotechino a fette.
Se scegliamo di comprare un Cotechino precotto lo troveremo in una confezione sottovuoto. Quindi, lasciandolo chiuso, riempiamo una pentola di acqua e immergiamo direttamente il sacchetto.
Copriamo con un coperchio e lasciamo cuocere a fiamma bassa seguendo le indicazioni riportate sulla confezione.
Terminato il tempo di cottura rimuoviamo il sacchetto e tagliamo il Cotechino a fette.
Come conservarlo
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Il Cotechino è solitamente servito con le lenticchie, ma anche il Cotechino in crosta è un ottima ricetta da provare. Se dovesse avanzare invece, per il Primo dell’anno possiamo preparare un ottimo ragù di cotechino!