Cosa non mangiare per dimagrire pancia, fianchi e cosce

A volte una dieta dimagrante non basta per smaltire i lipidi accumulatisi su pancia, fianchi e cosce le zone maggiormente a rischio per le donne. Esistono alcuni alimenti che andrebbero banditi o almeno ridotti drasticamente per ottenete gli effetti sperati e avere un fisico da capogiro. Ma questo richiede grandi sforzi e forza di volontà, a tavola e nell’attività fisica.

Eppure potrebbe bastare cancellare alcuni cibi dal proprio menù per vedere i primi benefici allo specchio. Questi alimenti hanno la caratteristica di trattenere liquidi e dar facilmente vita alla cellulite.

Vediamo insieme quali sono:

 

 

1. Bibite gassate e alcol – Sono bevande ipercaloriche, ricche di zuccheri e calorie, che difficilmente vengono smaltiti e passano direttamente nei punti più critici del nostro corpo. Queste bevande andrebbero eliminate subito dalla nostra dieta.

2. Zuccheri raffinati – Non hanno nutrienti, ma solo calorie, quindi dovrebbero essere eliminati da tavola. Per quanto concerne il caffè meglio addolcirlo con un po’ di latte scremato o zucchero di canna, mentre il tè meglio sarebbe meglio berlo al naturale o con un cucchiaino di miele biologico.

 

3. Dolci – Sono la bestia nera della dieta, gli alimenti che maggiormente fanno accumulare tessuto adiposo nelle zone critiche. Meglio concedersi un quadratino di cioccolato fondente di tanto in tanto. Se proprio non sapete resistere alle tentazioni meglio preparare una torta in casa controllando severamente la quantità di zucchero utilizzata.

4. Farina bianca – Come tutti i prodotti raffinati non è molto salutare. Contiene poche fibre e nutrienti, provoca un aumento della glicemia e il conseguente incremento dell’insulina, fenomeno che nel tempo porta ad un maggior accumulo di grassi depositati.

5. Latticini e formaggi stagionati – Da evitare il latte intero, la panna, il burro. Meglio latte scremato e formaggi magri che non causano un’impennata del colesterolo.

6. Carni rosse – Sono ricche di grassi, meglio le carni bianche più magre, come ad esempio pollo e tacchino.

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