Cosa non fare con l’avocado sei vuole mangiarlo sempre di ottima qualità. Trucco infallibile per scongiurare criticità insidiosa.
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Verde all’esterno, dal cuore cremoso all’interno. L’avocado è un frutto – appartiene alla famiglia delle Lauracee – spopolato negli ultimi anni.
Fit e food influencer lo hanno proposto nei loro canali in molti modi, tra toast (gustati anche la mattina) e salse questo frutto è osannato per il suo gusto travolgente e i suoi tanti benefici che lo rendono un toccasana per la salute.
Fonte di magnesio, vitamine (A, D, E, K ), potassio e grassi sani, è molto saziante e permette di fare un booster di energia: pertanto è molto utilizzato anche nelle diete.
Semplice da digerire, regola l’intestino. A tutto questo si aggiunge la sua bontà che ne ha determinato la sua diffusione, diventando un vero e proprio trend.
Tuttavia è molto importante (per usufruirne di tutte le proprietà) conservarlo al meglio e per farlo arriva un metodo rivoluzionario per scongiurare una sua cattiva manutenzione.
Per garantire il gusto dell’avocado e la sua freschezza, esiste un trucco infallibile.
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Nel caso si tagli in due e se ne usi solo metà questa va posta in un contenitore ermetico oppure in una pellicola trasparente, consumandola nelle ore successive, massimo il giorno dopo, senza andare oltre. Se la polpa assume un colore più giallo non è tuttavia da buttare.
Nel caso si desideri conservarlo più a lungo la soluzione ottimale è una sola: congelarlo. Per farlo lo si taglia a fette e lo si ripone nel freezer in un sacchetto trasparente chiudendolo al meglio.
Si può inoltre sminuzzare dando vita a una purea da conservare sotto vuoto (meglio se monoporzione) da riutilizzare per dare vita a bontà come l’avocado toast, trend del momento.