La frequenza e la quantità di carne rossa consumata abitualmente, è al centro di dibattiti da anni oramai. Andiamo quindi a scoprire cosa accade al corpo quando smetti di mangiare questo alimento.
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C’è chi lo fa per l’ambiente e per l’ecosistema, chi per scelta di vita e chi per evitare problematiche di salute riconducibili all’alimentazione.
I motivi per dire stop alla carne rossa sono dei più disparati ma altrettanto giustificabili. Chi per esempio non ha a cuore la salute degli animali, cresciuti in allevamenti intensivi?
Inoltre il caso sulla questione ha conosciuto un repentino aumento degli studi dimostrando come mangiare questo alimento troppe volte alla settimana può portare a complicazioni di salute molto gravi.
La probabilità di sviluppo di formazioni tumorali è il primo punto mosso dagli esperti di settore. E se eliminassimo del tutto la carne rossa dalla nostra dieta quotidiana? Cosa succederebbe? Andiamo a scoprire le risposte date dagli specialisti del campo.
Eliminazione della carne rossa: cosa accade al corpo?
Anche se a volte gli estremi non sono mai la scelta giusta (passar da mangiare con frequenza la carne rossa a non mangiarla più), quali sono i risultati di questa scelta?
Si perde qualche kilo
Il primo riscontro che si avrebbe dopo la rimozione della carne rossa dalla propria dieta quotidiana, sarebbe un rapido decremento di qualche kilo.
Difatti questo alimento si dimostra ipercalorico e quando viene portato in tavola, non è mai ben bilanciato a seconda delle dosi consigliate.
Si riequilibra il pH
Nei giorni d’oggi mantenere un pH equilibrato risulta sempre più complicato. Questo avviene a causa di tutti gli acidificanti che ingeriamo quotidianamente contenuti soprattutto in caffè, farina bianca ed appunto la carne rossa.
Se però smettessimo tutt’un tratto di mangiarla, tutto ciò diverrebbe maggiormente bilanciato sfavorendo la possibilità di malattie come diabete e cancro.
Migliora la pelle
Tutti ormai sanno che per mantenere una pelle giovane e liscia bisogna mangiare tanta frutta e verdura: difatti esse vanno a combattere i radicali liberi, i protagonisti dell’invecchiamento.
Cosa centra la carne? Toglierla dal menù significherebbe apportare minor carico su fegato e reni, organi adibiti alla depurazione e dunque alla rimozione di tossine, nelle quali risiedono i radicali liberi.
Abbassa il livello di colesterolo
Rimuovere la carne rossa dalla tavola dei pasti quotidiani, significa anche ridurre le possibilità di innalzamento del colesterolo, dato che essa è ricca di grassi saturi.
A chi soffre di questa patologia infatti spesso viene vietata o semmai limitata ai minimi termini questa pietanza. Gli specialisti spiegano che per ridurre il rischio di colesterolo alto, l’ideale sarebbe ottenere meno del 7% dell’apporto calorico dai grassi.
Si riduce la probabilità di cancro
La rimozione della carne rossa dal menù comporta una drastica riduzione della possibilità di sviluppare formazioni tumorali soprattutto al colon, specie se in famiglia ci sono già stati casi simili.
Un rapporto del 2011 del Continuous Update Project ha dimostrato che il consumo giornaliero di carne rossa può aumentare del 18% le probabilità di cancro all’intestino e il motivo andrebbe ricercato tanto nel composto che dà alla carne il suo caratteristico colore rosso come pure nei nitriti e conservanti che sono contenuti in lei.