Storie di giovani che sono costrette a convivere con la celiachia e le difficoltà che devono affrontare quotidianamente.
Quando la famiglia di Ana Amezcua si è trasferita dal Messico al Canada nel 2019, non poteva immaginare che la sua vita sarebbe stata segnata dalla celiachia. La figlia René, all’epoca di soli cinque anni, ha iniziato a manifestare strani sintomi poco dopo il trasferimento. Questa storia è simile a molte altre, che vengono raccontate in questi giorni dai media canadesi.

Come sappiamo, la celiachia è una malattia autoimmune che danneggia l’intestino tenue in seguito all’ingestione di glutine, una proteina presente nel grano, nell’orzo e nella segale. Molti non sanno cosa vuol dire convivere con la celiachia, hai idea di cosa significhi? Ecco le cose a cui un celiaco deve stare sempre attento, in un articolo di qualche giorno fa.
La storia di René e della sua convivenza con la celiachia
I sintomi della celiachia variano da persona a persona, ma tra i più comuni ci sono dolori addominali, emicranie, affaticamento e vomito. Se non trattata, la celiachia può portare a gravi complicazioni e l’aspettativa di vita media risulta essere molto bassa. Nel caso di René, la sua vita e quella della sua famiglia sono cambiate radicalmente.

La fortuna che ha avuto la ragazza è che sua mamma, essendo una chef certificata, ha saputo immediatamente adattare la dieta di tutta la famiglia alle necessità della figlia. Ma non per tutti è così semplice, anche una cena fuori con gli amici a volte di diventa un incubo. A tal proposito, mangiare fuori senza glutine: consigli utili per celiaci, seguiteli.
C’è poi sempre il rischio contaminazione, come spiega bene la mamma della ragazza: “Anche se un alimento sembra privo di glutine, potrebbe comunque essere contaminato, e questo potrebbe causare gravi malattie”. La famiglia vive con l’incertezza che, anche nei ristoranti che dichiarano di essere sicuri per i celiaci, il cibo potrebbe essere contaminato dal glutine. Non sono gli unici.
I rischi che arrivano dalle sfide scolastiche e sociali
Convivere con la celiachia significa poi anche dover fare i conti con il contesto scolastico e sociale: la famiglia di una ragazza che è gravemente intollerante al glutine, infatti, ha dovuto acquistare utensili da cucina specifici, come pentole e padelle, e ha dovuto prendere precauzioni anche per quanto riguarda alcuni giochi tattili, che sono fatti con parti di grano.

Ma appunto anche l’integrazione sociale può essere complessa: la ragazza si trova nella situazione di non poter accettare nulla che gli venga offerto dai suoi amici, perché persino una briciola può provocare gravi conseguenze. Era già alle elementari, invece, Amber MacDonald, una giovane donna di Miramichi, quando le è stata diagnosticata la celiachia.
Per lei è arrivato il momento difficile dell’esclusione dalle attività scolastiche che potessero metterla a rischia, come colazioni, gite fuori porta e picnic. La ragazza, che nel frattempo è cresciuta, spera che rispetto a quando è stata diagnosticata a lei la malattia, la consapevolezza sulla celiachia aumenti nel tempo, affinché le persone capiscano che una dieta priva di glutine non è una moda.