Conservare l’olio d’oliva: consigli utili per preservare aroma e proprietà

L’olio extravergine di oliva è un bene prezioso, quindi se acquistato in elevate quantità è bene sapere come conservarlo per evitare un deterioramento. Ecco alcuni consigli utili.

Il nemico numero uno dell’olio d’oliva è la luce e il calore, che accelerano il processo di irrancidimento, compromettendo gli aromi. Sotto i 12 gradi centigradi, l’olio tende a solidificare senza perdere le proprietà nutrizionali e organolettiche, che possono essere intaccate solo in caso di temperature vicine o inferiori allo zero. La temperatura ideale per la conservazione si attesta fra i 14 e i 18 gradi.

L’olio va tenuto lontano anche dalla luce solare e artificiale che ne altera il sapore e il colore. Meglio quindi conservalo in un posto fresco e buio e in contenitori scuri. Inoltre l’olio d’oliva soffre la presenza di ossigeno, quindi sono da evitare i contenitori semivuoti e questi vanno richiusi subito dopo l’utilizzo, possibilmente con tappi sottovuoto con meccanismo a pompa. Il contenitore ideale deve essere di latta, vetro scuro, acciaio inox o porcellana, da escludere la plastica che può rilasciare sostanze nocive.

In ogni caso l’olio d’oliva è un prodotto deteriorabile. L’apice del gusto si tocca fra i tre e gli otto mesi, mentre dopo i dodici mesi il declino inizia a essere chiaramente avvertibile. Il limite per il consumo non dovrebbe superare i 18 mesi dall’imbottigliamento.

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