Come scegliere la giusta acqua

Quando si sceglie quale acqua comprare bisogna leggere per bene l’etichetta e capirne il significato. Secondo i nutrizionisti ogni persona dovrebbe bere almeno 2 litri di acqua al giorno, soprattutto chi segue una dieta, per contrastare la ritenzione idrica e facilitare un regolare transito intestinale. Un altro dilemma di antica data è: meglio l’acqua naturale o quella minerale? E l’acqua minerale fa male al nostro organismo?

In vero nessuna ricerca scientifica ci dice che l’acqua frizzante fa male alla salute, a meno che una persona non soffra di gastrite, reflusso acido o meteorismo. Inoltre meglio evitare di farla bere ai bambini in tenera età.

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Per scegliere l’acqua giusta uno dei valori fondamentali da guardare sull’etichetta della bottiglia è il residuo fisso, ossia la quantità di sali minerali depositati da un litro di acqua minerale fatto evaporare a 180°C. Se la quantità di sali minerali è inferiore a 50 milligrammi per litro sono Minimamente mineralizzate: leggere, favoriscono la diuresi e facilitano l’espulsione di piccoli calcoli renali. Fino a 500 mg/l siamo in presenza di acque oligominerali, ideali per essere bevute quotidianamente e contengono poco sodio. Se il residuo fisso è compreso tra 500 e 1000 si tratta invece di Minerali: contengono una percentuale consistente di sali e perciò non devono essere bevute in quantità eccessive (massimo un litro al giorno), alternandole con acqua oligominerale. Oltre 1500 si parla di acque Ricche di sali minerali: si usano specificamente a scopo curativo su consiglio medico e si acquistano in farmacia: di solito sono acque ricche di calcio adatte ai neonati per diluire il latte artificiale in polvere.

Un altro elemento da tenere d’occhio è la presenza di sodio che causa un aumento della pressione arteriosa. L’ideale sarebbe scegliere acque povere di sodio, ma in realtà tutte le acque oligominerali hanno minime quantità di sodio: di conseguenza in caso di ipertensione meglio controllare il sale in tavola.

Un altro elemento da controllare sull’etichetta dell’acqua minerale è la presenza di nitrati e nitriti, due elementi che in caso di presenza elevata può essere indice di inquinamento, derivante soprattutto dai fertilizzanti utilizzati in agricoltura. Il limite di legge è alquanto elevato (45 mg/l), ma se l’acqua viene consumata dai neonati il limite è di 10 mg/l. L’ideale sarebbe scegliere acque minerali che rispettino quest’ultimo limite. Per quanto riguarda i nitriti il limite è di 0,02 mg/l, ma nelle acque di qualità non sono neanche presenti.

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