Come riconoscere un olio di oliva di qualità da un olio di oliva scadente? Vi sveliamo alcuni segreti per la distinzione, anche se avvolte basta leggere accuratamente l’etichetta come spesso suggerito dalla Coldiretti e dalle altre associazioni di categoria.
Quando si acquista l’olio è opportuno leggere l’etichetta, controllare il luogo di produzione, il nome del produttore e se è presente la dicitura 100% italiano.
Spremitura a freddo o estratto a freddo sono ulteriori diciture da verificare sull’etichetta. Inoltre affinchè l’olio conservi inalterate tutte le sue proprietà nutritive e organolettiche la temperatura di spremitura non deve superare i 27 °
Il colore è un elemento da tenere in considerazione? Non è sempre vero, perchè il colore dell’olio può essere influenzato dal tipo di olive, dalla tipologia di spremitura e dal passare del tempo.
Un prezzo troppo basso potrebbe essere un segnale di scarsa qualità oppure significa che ci si trova di fronte ad un prodotto di importazione, magari ottenuto con processi produttivi non idonei.
Se si acquista l’olio al frantoio, il suo sapore sarà leggermente amaro e piccante. L’olio acquistato al supermercato invece può pizzicare di meno rispetto a quello del frantoio a causa del processo di imbottigliamento, ma questo non significa che non sia buono.
Un buon olio extravergine non deve essere troppo fluido in caso contrario potrebbe non essere di buona qualità. Per verificare la consistenza è necessario versarne un cucchiaio in un bicchiere e agitare.
Un olio di qualità deve avere il profumo che richiama il contesto da cui proviene. Si devono sentire gli odori delle olive, di erba falciata, di frutta e di verdura.