Prima di mettersi a tavola è buona regola lavarsi le mani, per una questione di igiene propria e di rispetto altrui. Un consiglio spesso imposto dai nostri genitori, ma nonostante tutto è una norma praticata regolarmente da una minoranza di persone. Infatti secondo uno studio condotto in Arizona solo una persona su otto usa lavarsi le mani prima di andare a mangiare.
Le mani possono contenere un quantità incredibile di batteri, alcuni molto nocivi come E. Coli, stafilococco e enterobatteri. Nel peggiore dei casi possono causare diarrea e infezioni alle vie respiratori, oltre a problemi gastrointestinali di varia misura.
L’Oms ha dovuto realizzare apposite campagne di sensibilizzazione per promuovere una corretta igiene delle mani. Una pratica che richiede un certo tempo, almeno 30 secondi, con l’utilizzo di un sapone e strofinando le mani sia sul palmo, sul dorso, tra le dita e fin sotto le unghie.
1. Utilizzare sempre il sapone, possibilmente liquido, utilizzando acqua calda o tiepida. Lavarsi le mani con l’acqua calda può rappresentare un efficace rimedio naturale contro lo stress, riproducendo su scala ridotta l’effetto rilassante di un bagno caldo.
2. Un lavaggio delle mani corretto prevede l’uso di sapone su entrambi i palmi delle mani. Uno strofinio paziente e accurato che duri un minuto. Risciacquo abbondante. Asciugarsi le mani con carta usa e getta o con un dispositivo ad aria calda oppure con un asciugamano pulito, strettamente personale.
3. Soprattutto quando non siete a casa vostra, ma anche il tal caso, evitare di toccare rubinetti e maniglie con le mani appena lavate.
4. Lavaggi frequenti possono risultare aggressivi, soprattutto se effettuati con acqua calda. Di conseguenza meglio fare uso di una crema idratante, da applicare dopo la pulizia e la protezione della pelle.