La primavera regala un frutto molto prelibato e spesso ci capita di averne desiderio anche in autunno o in inverno, magari come chicca da servire a tavola quando nessuno se le aspetta. Qual è il modo migliore per conservarle?
Se devono essere consumate a distanza di alcuni giorni basta conservarle in un sacchetto di carta non trasparente e potete tenerle intatte per 4-5 giorni senza problemi. Prima di consumarle vanno sciacquate con acqua corrente e, se tenute in frigorifero, meglio tenerle a temperatura ambiente per circa un’ora, in modo che non risultino troppo fredde al palato.
Sulla lunga distanza le ciliegie possono essere conservate tranquillamente nel freezer, mantenendo inalterati sia il sapore che le proprietà nutrizionali. Occorre prima lavarle e asciugarle con cura e poi riposte su un vassoio ben distanziate, per subire la prima congelazione. Una volta congelate, si possono togliere dal vassoio e messe in un sacchetto trasparente per alimenti, per poi rimetterle subito nel freezer. In questo modo possono essere consumate anche dopo 4 o 5 mesi. È importante congelare solo ciliegie che non siano né acerbe né troppo mature, in modo che si conservino al meglio.
Un metodo molto antico per la conservazione delle ciliegie è il cosiddetto “sotto spirito”, ovvero in una soluzione alcolica che mantiene le ciliegie in ottimo stato pur accentuandone il sapore. Lavatele, asciugatele, togliete il picciolo e riponetele in barattoli di vetro, coperte con l’alcool ad uso alimentare e conservate in luogo fresco e asciutto, lontane dalla luce del sole.
Un altro modo per conservare le ciliegie è sciropparle. Pulitele per bene, eliminate il picciolo, inseritele in barattoli precedentemente sterilizzati (e copritele con uno sciroppo tiepido di acqua e zucchero. Conservate in ambiente a temperatura e illuminazione costante.