Dal “senza zuccheri aggiunti” al “naturale”, ovvero come le aziende ingannano i consumatori con slogan del tutto fuorvianti sugli alimenti.
E se la dicitura, scritta a grandi lettere sui brick, “senza zuccheri aggiunti” fosse falsa? La risposta potrebbe essere sì. Le grandi aziende alimentari, infatti, usano slogan fuorvianti ingannando i consumatori, annunciando bevande e cibi privi di zuccheri e grassi e che però sono presenti in altre forme.
A denunciarlo un nuovo rapporto Bite Back 2030, che ha analizzato diverse etichette di prodotti presenti sul mercato inglese e irlandese. Secondo il report, le grandi multinazionali del settore food stanno investendo tantissimo in marketing presentando sul mercato cibi salutari, ma che in realtà sono tutt’altro.
Il target di riferimento è poi quello dei giovani adolescenti che sono spinti, sull’onda dell’heaty food ad acquistare prodotti salutari; una strategia che sembra funzionare visto che, a quanto risulta dalla ricerca, 1 giovane su 2 è positivamente influenzato da questi slogan ed è quindi convinto di mangiare cibo salutare.
Gli slogan fuorvianti degli alimenti e come evitarli: imparare a leggere le etichette
I ricercatori hanno individuato cosa mangiano gli adolescenti in una giornata tipo e hanno di conseguenza selezionato 500 prodotti da analizzare. Si tratta di bevande e cibi (da yogurt a caramelle) presenti anche sul mercato italiano.
Il report ha evidenziato che grazie a questi slogan che riferiscono ai valori nutrizionali dei prodotti, le aziende spingono i consumatori a credere che sia realmente salutare consumare quei prodotti.
Di fatti Bite Back segnala che oltre la metà dei prodotti analizzati, il 57% dovrebbe avere un’etichetta informativa nutrizionale di codice rosso. E, inoltre, meno del 6% dei prodotti soddisfa le linee guida sugli zuccheri.
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Per fare alcuni esempi: le barrette ai cereali, 8 giovani su 10 credono che le barrette siano salutari in realtà per un barretta da 45 g sono presenti ben 4,5 g i zuccheri presentati però con la dicitura “la vitamina B12 aiuta a ridurre stanchezza e affaticamento”; oppure lo yogurt, qui 9 giovani su 10 credono che siano salutari, ma ben il 35% di quelli aromatizzati e da loro consumati otterrebbero una etichetta di codice rosso.
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A seguito del report Bite Back ha chiesto ai governi di introdurre nuove regolamentazioni che vietino alle aziende slogan così fuorvianti e, per coinvolgere i consumatori stessi, ha lanciato la campagna #DontHideWhatInside (non nascondere quello che c’è dentro, ndr) invitando loro a mandare mail alle grandi multinazionali per chiedere trasparenza sui valori nutrizionali dei prodotti.