Quando la glicemia raggiunge dei livelli troppo alti può diventare pericolosa. Per cui è necessario ridurne l’apporto nel sangue. Come.
La prevenzione, si sa, è la chiave per trattare per tempo l’insorgere di malattie più o meno ravi. Lo raccomandano tutti i medici. Analisi del sangue per iniziare, poi superata una certa età controlli periodici in base alla familiarità con determinate patologie e screening medici. Nelle analisi del sangue uno dei valori che deve essere tenuto sotto controllo è proprio il livello della glicemia.
Si tratta dell’accumulo degli zuccheri nel sangue. Quando i livelli di glicemia risultano più alti dei valori considerati normali, deve scattare un campanello d’allarme e consultare un medico. Il rischio è che si possa nel tempo sviluppare delle patologie quali ad esempio il diabete mellito.
Come sottolineato dalla maggior parte delle ricerche scientifiche, un ottimo farmaco per combattere l’iperglicemia è l’attività sportiva. E non solo perché fa perdere peso. Sostanzialmente va le veci dell’insulina indotta. L’attività fisica con una certa intensità di coinvolgimento muscolare, fa sì che il corpo stesso identifichi le cellule di glucosio nel sangue e le elimini. Esattamente quello che fanno le dosi di insulina.
Anche l’alimentazione è fondamentale per eliminare la glicemia alta. Si deve ridurre assolutamente l’apporto di zuccheri e carboidrati. Si deve prediligere la pasta ed il pane integrali, che contengono una buona quantità di fibre, evitare gli alcolici, e soprattutto cibarsi di alimenti che contrastano l’emissione di radicali liberi, i cosiddetti antiossidanti. Tra questi ci sono tutte le verdure che fanno parte della famiglia del cavolo. Inoltre i vegetali ricchi di vitamine, i crostacei, il latte, frutti rossi o arancioni. Anche cipolla, aglio, ed agrumi fanno la loro parte. Prediligere le proteine non grasse come la carne bianca, il pesce ed i legumi. L’olio evo è un ottimo rimedio per evitare i picchi glicemici.
Ai suggerimenti precedenti, e non in sostituzione di essi, si può provvedere a farsi prescrivere degli integratori alimentari. Buona parte dei medici sta spostando le scelte verso dei prodotti fitoterapici. Si deve ricordare che gli integratori alimentari non possono sostituire, specialmente in caso di diabete, una cura farmacologica tout court. Non fare passi senza aver chiesto l’avallo del medico curante.
Questa è la doverosa premessa. Detto questo si può passare all’elenco delle sostanze presenti negli integratori alimentari che aiutano ad assorbire il glucosio e dunque a ridurre la glicemia. Si tratta di erbe officinali e spezie. Nell’elenco si trovano il ginseng, il mirto, l’eucalipto, il basilico sacro, l’aglio, la cipolla, il fieno greco, il gelso bianco, l’acido alfa lipoico, ed il cromo picolinato. Tutti questi elementi concorrono a creare gli integratori alimentari, che devono essere assunti coerentemente alla prescrizione medica. Gli integratori di fibra, come i semi di psillio e la gomma guar, assunti in concomitanza dei pasti aiutano l’assorbimento intestinale degli zuccheri evitando i picchi glicemici.
La glicemia, come altri valori del sangue rappresentativi lo stato di salute, non devono mai essere trattati a partire da argomentazioni rinvenute online. Questo articolo, come anche altri simili, non può in alcun modo sostituire un consulto medico. In poche parole da esso si possono prendere gli spunti per una corretta alimentazione o l’incentivo per fare dell’attività fisica.
Tutto ciò che riguarda integratori o farmaci, può essere un suggerimento che deve assolutamente essere avallato dal consulto medico. Potrebbero insorgere problemi di interazione con altri farmaci o sostanze a cui si è allergici. L’anamnesi del paziente spetta solo al medico. Il fatto che alcuni rimedi siano naturali non significa che non possano essere dannosi in alcuni casi.