Il basilico è una pianta erbacea annuale coltivata per le sue proprietà aromatiche e molto amata dalle casalinghe che sono solite piantarlo sui balconi e terrazzi. E’ originario dell’Asia e il suo nome deriva dal greco “basilesu” che significa “erba da re”, quasi a volerne sottolineare l’importanza. Ne esistono diverse varianti, ma la più diffusa è quella “dolce” a foglia larga.
Oltre che in cucina il basilico è conosciuto come pianta medicinale: le foglie e le sommità fiorite vengono utilizzate per preparare infusi ad azione sedativa, antispastica delle vie digerenti, stomachica e diuretica, antimicrobica, antinfiammatoria. Viene usato anche come vermifugo e contro l’indigestione, come collutorio per le infiammazioni del cavo orale e per massaggiare le parti del corpo colpite da reumatismi.
Il basilico ha proprietà antinfiammatorie per cui, se ingerito, può apportare benefici all’intestino in caso di infiammazioni, di presenza di gas e di dolori localizzati. Inoltre è un rimedio d’emergenza efficace contro le punture d’insetti, se non disponete di altro: basta masticare qualche foglia fresca e poi si applica nella zona interessata dalla puntura in modo da lenire il dolore e cercare di estrarre il veleno.
In più è un toccasana per l’apparato cardiocircolatorio: è una buona fonte di magnesio, un minerale che rilassando la muscolatura ed i vasi sanguigni migliora il flusso sanguigno e diminuisce il rischio di irregolarità del battito cardiaco.
Il basilico cresce bene quando il sole è abbondante e la temperatura tra i 20 °C e 25 °C, come nel clima mediterraneo, e fiorisce tra giugno e settembre. A più alte temperature necessita di una più alta umidità, e non resiste a temperature inferiori ai 10 °C. Gradisce annaffiature frequenti, ma con un suolo ben drenato, in quanto i ristagni d’acqua sono dannosi per le radici. Si coltiva negli orti o in vaso.
Facile da coltivare, ma richiede alcuni consigli per avere una resa ottimale e per conservarlo nel migliore dei modi anche in vista dell’inverno. Il primo consiglio è di coltivarlo in un vaso di terracotta ( e non di plastica) sul cui fondo bisognerà mettere uno strato di argilla in modo da evitare ristagni di acqua nocivi per le radici. I vasi vanno posizionati in un luogo semi-ombreggiato, in modo da evitare l’esposizione al sole nelle ore di punta che potrebbe bruciare le foglie. Innaffiarlo tutti i giorni al mattino con poca acqua. Tagliate spesso le punte così da ritardare la fioritura e avere foglie più grandi. Una volta raccolte le foglie vanno usate in giornata oppure conservate in frigo coperte da una pellicola o un panno umido. Per conservarle in vista dell’inverno basta chiuderle in un sacchetto e congelarle.