Clima impazzito: la produzione di miele italiano è azzerata

La produzione di miele italiano subirà un calo molto drastico a causa del clima siccitoso registrato nel mese di marzo, seguito da un mese di aprile e maggio dal meteo particolarmente capriccioso caratterizzato da vento, pioggia e sbalzi termici che non ha consentito alle api di trovare nettare sufficiente da portare nell’alveare.

Albert Einstein sosteneva che: “se l’ape scomparisse dalla faccia della terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita”. Un celebre assunto che dimostra l’importanza di questo insetto per il nostro pianeta. Il clima primaverile impazzito ha compromesso molte fioriture. Il poco miele che sono riuscite a produrre le api è stato consumato per sopravvivere.

“La pioggia no stop compromette il duro lavoro delle api e serve ora – sottolinea la Coldiretti – un rapido cambiamento del tempo per salvare gli alveari. Non si tratta solo della produzione del miele poiché prodotti come mele, pere, mandorle, agrumi, pesche, kiwi, castagne, ciliegie, albicocche, susine, meloni, cocomeri, pomodori, zucchine, soia, girasole e, colza dipendono completamente o in parte dalle api per la produzione dei frutti”.

Lo scorso anno la produzione nazionale è stata di 22.000 tonnellate grazie soprattutto al Centro e al Nord Italia, mentre al Sud l’andamento climatico ha pregiudicato i raccolti per tutto l’anno a partire dal miele di agrumi le cui rese sono state molto scarse, soprattutto in Sicilia. Questo calo ha portato ad un aumento delle importazioni dall’estero, che nel 2018 sono risultate pari a 27,8 milioni di chili in aumento del 18% rispetto all’anno precedente. Quasi la metà di tutto il miele estero in Italia arriva da Ungheria con oltre 11,3 milioni di chili e dalla Cina con 2,5 di chili.

Per essere certi di acquistare un prodotto di qualità i consumatori devono fare massima attenzione all’etichetta. La parola Italia deve essere obbligatoriamente presente sulle confezioni di miele raccolto interamente sul territorio nazionale. Se si tratta di miele europep l’etichetta deve riportare l’indicazione “miscela di mieli originari della CE”; se invece proviene da Paesi extracomunitari deve esserci la scritta “miscela di mieli non originari della CE”.

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