Nel primo Natale del ristorante di Claudio Amendola ecco i regali per gli ospiti che vanno a degustare le specialità. Il tema è “de coccio” come il nome del locale.
Claudio Amendola si è da poco buttato in questa nuova avventura di ristoratore. È da poche settimane infatti che ha aperto il suo ristorante nel cuore di Roma allettando con l’atmosfera accogliente e la tipica cucina romana come protagonista.
In occasione delle festività, il locale, pur chiudendo la sera della Vigilia, è rimasto aperto per il prando del giorno di Natale, con un menù per chi ama i sapori intensi e classici e con prezzi abbastanza economici, alla portata di tutti, come abbiamo evidenziato in quest’articolo.
Si chiama “Frezza-Cucina de Coccio” e c’è un particolare motivo dietro la scelta di questo nome. Suscita simpatia, scritto e detto così, in pieno dialetto romanesco e vuole esprimere appieno tutta la romanità di cui si caratterizza.
Infatti, dal carattere essenzialmente rustico tutte le pietanze si denotoano per un elemento ben preciso. Sulla pagina social del ristorante ecco che vengono messi in mostra i “regali” del ristorante per i clienti. Di cosa si tratta?
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Prelibatezze che così sono ancora più buone: il “coccio” è il segreto
Per ricreare un’atmosfera calda e rustica, ma non solo, anche per un motivo prettamente tecnico, ogni pietanza nel ristorante di Claudio Amendola viene servita in scodelle di coccio.
Quello che in gergo dialettale viene chiamato coccio non è altro che la terracotta. In realtà per coccio si intendono frammenti di vasi o pezzi di ceramica o di terracotta messi insieme a formare un nuovo oggetto, mentre la terracotta vera e propria realizzata con l’argilla cotta, che ha un colore rosso intenso è un materiale puro.
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I tegamini o le scodelle di coccio, con o senza manici laterali e spesso con il coperchio che serve a mantenere il calore, sono un elemento tipico delle stoviglie di un tempo.
Usati nella cucina povera e contadina, resistenti e adatti anche ad andare in forno, spesso permettono una cottura all’interno di essi per poi essere usati direttamente per mangiare.
Ci sono determinate pietanze che prendono un sapore più ricco e intenso proprio se cucinate e servite così. Per riproporre quindi un clima dall’aura antica seppur in un contesto moderno, in piena linea con la tradizione gastronimica romana che viene proposta, questo tipo di stoviglie ci sta alla perfezione.
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E così, come un regalo si solleva il coperchio e si trovano in modo simile ad una sopresa cibi gustosi dal sapore avvolgente, in genere ricchi e sazianti, quelli classici su cui punta il nuovo ristorante nascente dell’attore diventato ormai oste.
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Regali de coccio quindi per passare le festività tra Carciofi alla giudìa e cannelloni di carne, lasagne e costolette d’agnello, tutte le specialità cariche di gusto che dentro queste scodelle assumono un fascino particolare.