Cos’è che non dovrebbe mai essere tralasciato quando parliamo di cibo impanato e quanto è consigliato mangiarne, le risposte.
Il cibo impanato è molto diffuso oggi a livello industriale e non solo. Una bella panatura può essere fatta in casa con ingredienti appositamente acquistati. Ma quando andiamo a fare la spesa al supermercato od al discount, è molto facile – se non impossibile – non imbattersi in alimenti confezionati del genere.
La comodità del cibo impanato è indubbia. Si prepara con estrema semplicità. Basta metterlo in padella o nel forno e procedere con una rapida cottura per realizzare un secondo piatto o la portata principale a cena. Aggiungiamo magari un contorno di nostro gradimento ed ecco che avremo preparato un pasto senza alcuno sforo.
Inoltre il cibo impanato costa anche poco. Le marche più rinomate arrivano anche a 5 euro o poco più a confezione, e questo poco non è. Ma di contro saremo alquanto certi di avere messo nel nostro carrello qualcosa di qualitativamente adeguato per quanto riguarda l’ambito della sicurezza alimentare.
Poi ce ne sono altri che costano meno e le cui proprietà nutrizionali e salubrità degli ingredienti vanno verificate. In base ad alcune ricerche appositamente condotte, è emerso che i prodotti industriali del genere fanno ricorso ad ingredienti che non troveremmo mai in una ricetta da poter realizzare in casa.
Abbiamo infatti latte in polvere o siero di latte in polvere, oltre a trifosfati, difosfati ed agli immancabili nitriti ed additivi vari, che hanno il compito di conferire al cibo in questione un aspetto appetibile oltre che un sapore più marcato.
Per quanto riguarda l’aspetto nutrizionale, ci sono dei valori positivi ed altri che alquanto facilmente possono invece pesare sull’organismo. Tra quest’ultimi spiccano la presenza del sale e dei conservanti. Gli alimenti trattati industrialmente del resto vanno assunti in quantità moderate, qualche volta alla settimana ed in un quantità limitate.
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Altrimenti hanno come effetto conseguenziale quello di esporci ad obesità e ad altre patologie tipiche di una alimentazione non corretta. E poi questi cibi sono il più delle volte prefritti. Non tutti, in verità, ma la percentuale in merito non è certo bassa.
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Quando tali prodotti sono prefritti sarebbe meglio evitarli, visto che non è possibile verificare alcune situazioni come ad esempio la qualità di olio utilizzato ed altri aspetti.
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A seguito di approfondite analisi di laboratorio compiute su alcuni campioni di prodotto, alcuni esperti hanno confermato comunque come la merce panata prodotta dai soggetti più importanti risultino essere di qualità discreta. E quindi sostanzialmente consigliabile, specialmente quando gli ingredienti principali sono il pomodoro, la mozzarella e gli spinaci.