Che cosa è emerso in merito al cibo da fast food in seguito ad una apposita rilevazione accademica. La cosa non è da sottovalutare.
Il cibo da fast food non è certo la cosa più salutare che ci sia, eppure continua ad essere consumato da milioni di persone ogni giorno. Addentare delle patatine fritte od un bel panino fra i tanti esemplari che i nomi più noti del settore mettono a disposizione può essere un gradevole divertissement in certi momenti.
Magari durane una bella sessione di shopping, per ovviare al sorgere di un po’ di appetito ecco che il cibo da fast food può fare al caso nostro. Ovviamente è sbagliatissimo invece concedersi questa cosa tutti i giorni. Bisognerebbe limitarsi solamente a due o tre visite al mese, esagerando.
Ad ogni modo si registra una tendenza positiva messa in risalto da un apposito studio. Come fatto sapere dagli esperti della statunitense Johns Hopkins University di Baltimora, si è diffusa e consolidata una certa abitudine tra coloro che, anche solo occasionalmente, si concedono del cibo da fast food.
Cibo da fast food, la ricerca da non sottovalutare
Una buona abitudine, va detto: infatti, dopo avere osservato il comportamento di circa 5mila persone nella scelta dei loro menu al fast food, è venuta fuori una abitudine preponderante che ha dettato la decisione sul cosa mangiare. La gente ha mostrato la tendenza a scegliere il cibo la cui preparazione ed il cui smaltimento finiva con il creare il minore impatto ambientale possibile.
Questa cosa aveva riflesso un precedente rilievo che porta la firma di alcuni accademici del Regno Unito e che pure aveva trovato pubblicazione su una rivista specializzata di settore, “Behavioural Public Policy”.
I soggetti osservati hanno prediletto la preparazione di menu contraddistinti dalla indicazione di basso impatto climatico e di alta sostenibilità per quanto riguarda lo smaltimento in ambiente.
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Avere consapevolezza è importante
Questa sostenibilità è passata per piatti costituiti da pollo, da pesce e da portate composte da ingredienti vegetali. Altri invece, per esempio quelli a base di manzo, riportavano chiaramente un disclaimer su quanto invece fossero più pesanti da un punto di vista ambientale e climatico.
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Va detto però che si tratta pur sempre di cibo da fast food e che in nessun caso i valori nutrizionali sono apparsi come consigliabili. Anzi, a volte le scelte fatte sono state frutto di convinzioni errate proprio perché le persone pensavano di stare ordinando la pietanza meno impattante o più sana possibile.
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Da questo studio però si evince come in genere le persone siano attente e mostrino una certa consapevolezza su quello che ordinano. E quindi questo aspetto potrebbe essere impiegato dalle autorità di regolamentazione (più difficilmente dagli stessi soggetti del settore) per indirizzare le scelte su quali siano i cibi più salubri (o meno dannosi, fate voi) al fast food.