Cibi pronti, il rischio botulino è alto. Cosa devi assolutamente sapere

Il botulino è un batterio anaerobico che può contaminare gli alimenti, in maniera principale zuppe, minestroni, carne, pesce in scatola e salumi. Andiamo a scoprire tutto ciò che c’è da sapere su tale batterio analizzando rischi e prevenzione.

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Batterio del botulino (Canva)

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Partiamo dal principio: cos’è il botulino? Si tratta di un batterio anaerobico che può contaminare dei cibi rendendoli assai rischiosi per la salute umana.

Si può ritrovare principalmente in salumi, carni e pesci in scatola, nelle conserve e nei vegetali conservati sott’olio. Fu scoperto nel lontano 1897 quando E. van Ermengen notò una considerevole relazione tra il consumo di salsicce e l’insorgenza di diverse epidemia di massa.

Nonostante la malattia portata da questo batterio non sia contagiosa basti pensare che un solo grammo di tossine possa uccidere 10 milioni di persone mentre 200 grammi di tale sostanza potrebbero spazzare via l’intera razza umana.

Andiamo dunque a scoprire tutto ciò che c’è da sapere sul botulino analizzando nei dettagli i rischi che comporta e la prevenzione che è possibile attuare.

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Botulino, rischi e prevenzione: tutto ciò che c’è da sapere

L’ingestione dei cibi contaminati provoca il cosiddetto botulismo: dopo un periodo di incubazione di 1 o massimo 2 giorni, compaiono sintomi come nausea, vomito, forti dolori muscolari e diarrea.

In seguito però vi è l’insorgenza di malattie ancor più problematiche come disturbi a livello neurologico, secchezza delle vie respiratorie, allucinazioni e disturbi della deglutizione e della fonazione.

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Il batterio in questione (Canva)

La degenerazione dei sintomi precedentemente elencati può portare ad asfissia e dunque alla morte. Fortunatamente però con le innovazioni tecnologiche in ambito medico-scientifico hanno migliorato di molto le prospettive.

Fino a pochi anni fa infatti la percentuale di decessi era altissima, ossia tra il 60 ed il 70% dei casi. Ad oggi invece grazie soprattutto ai respiratori artificiali, il tasso di mortalità si è attestato intorno al 15\20%.

Prevenzione e terapia per il botulismo

Più si è tempestivi nell’individuare il batterio più le probabilità di sopravvivenza saliranno. L’uso di purganti è alla base della terapia in quanto si cerca di eliminare le tossine attraverso l’evacuazione.

Si dovrebbe uscire fuori dal tunnel nel giro di qualche settimana anche se nei casi più gravi la convalescenza può toccare anche i 3\4 mesi.

Inoltre siamo a conoscenza che la tossina viene inattivata dal calore, dall’ossigeno e dall’acidità. Il rischio di intossicazione può quindi essere abbattuto portando ad ebollizione gli alimenti a rischio, per almeno dieci minuti prima del loro consumo.

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Far bollire l’acqua in pentola (Canva)

Per qualsiasi dubbio o domanda però non limitatevi unicamente ad articoli o consigli online bensì ascoltate l’accurato parere di un esperto di settore che saprà spiegarvi al meglio tutto quanto.

 

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