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Ricette per Dolci e Dessert

Chissà quante volte avrai fatto questa torta senza sapere come si chiama: si scioglie in bocca, è irresistibile

Di tradizione umbra, questa torta è presente in molte case. Tuttavia i più non ne conoscono né il nome né tantomeno l’origine.

Una semplice torta al cioccolato, con delle varianti che la rendono unica nel suo genere. In Umbria e nelle Marche questa torta era presente già nei ricettari del medioevo. Solo che non era dolce, bensì agrodolce. Al cioccolato ed alle uova si univa il pangrattato, pecorino e brodo di gallina. Non si deve storcere la bocca o stupirsi più di tanto.

Tota cioccolato (checucino.it)

Il cioccolato è entrato a far parte dell’industria dolciaria in tempi relativamente recenti. In passato era considerato un ingrediente come un altro anche per condire piatti principali. D’altronde il cacao è amaro. Piano piano, nel tempo, il cioccolato si è spostato quasi completamente nella preparazione dei dolci. Come la sacher e la torta caprese. Per non parlare delle creme a base di cioccolato.

Come si chiama questa torta

La torta al cioccolato di cui stiamo parlando è nata tra l’Umbria e le Marche. Il suo nome infatti richiama uno dei comuni più famosi dell’Umbria: Spoleto. Dove oltre ad esserci il ponte di cui ha parlato tanto Goethe, ogni anno ospita il Festival dei due modi, che riempie tutta la città e dintorni, richiamando pubblico da tutta l’Italia e l’Europa.

Amaretti secchi (checucino.it)

Il dolce in questione si chiama la crescionda di Spoleto. A quanto pare il nome proviene da “crescia unta”, una torta tipica del Medioevo. Non è semplicissima da preparare, ma neanche complessa come la sacher. Gli ingredienti per sei – otto porzioni sono piuttosto classici per le torte al cioccolato: 100 grammi di cioccolato fondente grattugiato; 500 ml di latte; 100 gr di amaretti secchi; 80 gr di zucchero ed 80 gr di farina 00; 20 gr di cacao amaro in polvere; tre uova; un limone; altri amaretti per la decorazione, cannella in polvere; e per finire zucchero a velo per decorare.

La crescionda di Spoleto

Per cominciare, come nella maggior parte delle torte, si passano alla frusta le uova e lo zucchero, fino ad ottenere un impasto liscio. Con la frusta a mano unire cannella e cacao amaro in polvere. Aggiungere la scorza di limone ed il cioccolato fondente, continuando a mescolare per bene. A parte tritare gli amaretti in un mixer ottenendo una polvere da aggiungere all’impasto. Per finire unire lentamente il latte e la farina, facendo attenzione a non formare i grumi.

Impasto cioccolato (checucino.it)

A questo punto riporre tutto in una tortiera da 24 cm di diametro imburrata precedentemente. Cuocere nel forno ventilato a 180 gradi preriscaldato. Nel caso in cui il forno fosse statico, la temperatura è leggermente superiore, 190 gradi. lasciare la crescionda in cottura pe r30 minuti. Far leggermente freddare, poi ricoprire con amaretti e zucchero a velo.

Come servire la crescionda

Questa ricetta è una torta che richiama la tradizione umbra e marchigiana. Tuttavia si può servire come si preferisce. Oltre agli amaretti, nella guarnizione si possono aggiungere delle noci o delle mandorle. Nell’impasto, un pizzico di pepe può dare una spinta in più.

Torta glassa cioccolato (checucino.it)

La ricetta base classica è quella appena elencata, che si consiglia, almeno per la prima volta, di seguire pedissequamente. Una volta assodata si può spaziare con la fantasia e con le varianti preferite, anche servendola con un cucchiaio di panna affianco o di crema alla cannella. Gli ospiti rimarranno estasiati.